Accolti dagli alberi – I ragazzi di Prima all’Orto Botanico

Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli Alberi, una ricorrenza che dal 2013 ha l’obiettivo di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, ricordando il contributo indispensabile che gli alberi danno non solo al mantenimento della salute degli ecosistemi naturali ma anche al benessere della nostre comunità.

In occasione di questa festività, abbiamo intervistato alcuni ragazzi delle classi prime che all’inizio dell’anno hanno partecipato ad un’attività di accoglienza presso l’Orto Botanico di Parma, “un luogo vivo, dedicato alla conoscenza scientifica e destinato a coltivare un legame intimo tra esseri umani e natura.”

Dalle risposte dei ragazzi emerge innanzitutto lo stupore di trovare, proprio nel mezzo del centro storico della nostra città, un luogo in cui la natura regna incontrastata. Dice Camilla: “Entrare nell’orto botanico di Via Farini è come entrare in un mondo incantato e sconosciuto. Visitarlo è stata una bellissima scoperta, ho visto Parma da un’altra prospettiva.” 

Guidati dalle conoscenze e dalla passione di Nicola, che come dice Marco “sembrava un’enciclopedia”, i ragazzi hanno potuto scoprire piccole e grandi particolarità di alcune piante. 

Anna è rimasta particolarmente affascinata dalle foglie dei fiori di loto, grandi foglie che rimangono sempre asciutte e pulite perchè l’acqua riesce a scivolare grazie alla presenza di un rivestimento di particelle idrofobiche di dimensioni piccolissime. Prendendo ispirazione dalle caratteristiche di queste foglie, scienziati e ricercatori sono riusciti a sviluppare superfici con le stesse proprietà idrorepellenti, superfici che potrebbero essere usate ad esempio per realizzare le finestre dei grattacieli, i parabrezza delle auto, i pannelli solari. “Grazie alle foglie del loto abbiamo potuto scoprire la biomimetica, una nuova scienza che produce materiali prendendo spunto da alcune caratteristiche degli esseri viventi”, conclude Riccardo.

Beatrice è invece rimasta stupita dalle radici del Taxodium distichum (o cipresso calvo), che le sono sembrate “tante montagne raggruppate in una lunga catena montuosa che spuntava dal terreno”. In effetti, questa pianta presenta delle radici aeree, dette pneumatofori, che le permettono di effettuare gli scambi gassosi anche in condizioni particolari, come ad esempio quando si trova a crescere in un terreno paludoso.

Sempre a proposito di radici, Corrado ci racconta di aver imparato che le radici degli alberi sono collegate tra loro da una vastissima rete di funghi che si estende sottoterra e che permette alle piante di scambiarsi sostanze nutritive, in particolare tra piante più anziane e piante più giovani. Federico aggiunge che alcuni scienziati sostengono che attraverso questa rete gli alberi possono anche scambiarsi informazioni su eventuali pericoli, un po’ come fanno gli alberi di acacia quando le loro foglie vengono   attaccate dalle giraffe. Le foglie attaccate producono una sostanza gassosa che stimola nelle acacie vicine la capacità di produrre una sostanza sgradita alle giraffe, permettendo loro di difendersi.

Quasi tutti i ragazzi che abbiamo intervistato ci tengono a sottolineare che l’uscita all’Orto Botanico non è servita solo per approfondire la conoscenza degli alberi e l’importanza della loro salvaguardia, ma anche per conoscere meglio i nuovi compagni di classe. Veronica ci spiega che questo è avvenuto soprattutto grazie alla “Caccia all’Albero” che si è svolta a fine mattinata.

La classe è stata divisa in gruppi e ad ogni gruppo sono stati forniti dei bigliettini con indizi relativi ad una pianta presente nell’Orto: ogni gruppo doveva scoprire di quale pianta si trattasse per poi trovarla e fotografarla.  In questo modo i ragazzi hanno potuto scoprire le piante più spettacolari dell’Orto tra cui il Ginko biloba, la Catalpa bignonioides, la Parrotia persica e la Metasequoia glyptostroboides. Infine, ogni gruppo ha ricevuto come premio un frammento di una frase: unendo tutti i frammenti ogni classe è riuscita a costruire insieme una frase sulla Natura! 

Articolo di Alessandro B. e Eugenio S. di 4A (coordinamento attività prof. Chierici)

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