Il dolore nel vaso – Orlando furioso parte 2

“L’impetuosa doglia entro rimase, 

che volea tutta uscir con troppa fretta.

Così veggian restar l’acqua nel vase,

che largo il ventre e la bocca abbia stretta;

che nel voltar che si fa in su la base,

l’umor che vorria uscir, tanto s’affretta, 

e ne l’angusta via tanto s’intrica, 

ch’a goccia a goccia fuore esce a fatica.”

Canto XXIII, 113 

Benché scritto nel XVI secolo, l’Orlando Furioso rimane tutt’oggi un poema duraturo e per alcuni aspetti contemporaneo dal quale ognuno di noi, analizzandone il contenuto, può trarre qualche insegnamento contorto, ma sicuramente efficace.

Ariosto analizza direttamente la “conoscenza dell’uomo”, “la sua natura contraddittoria” e “i suoi irrazionali sentimenti”, proiettandoli all’interno della sua opera e dunque lasciando alcuni indiretti consigli a colui che la legge. 

Da qua deriva la mia decisione di scegliere l’ottava 113 del Canto XXIII, nella quale Orlando, uno dei paladini protagonisti della storia, non riuscendo a rinunciare all’amore per Angelica, accumula tutta “L’impetuosa doglia”  e nel momento in cui vorrebbe liberarsene non riesce a esternarla, avendone accumulata troppa e troppo velocemente. Ariosto rende l’idea attraverso una similitudine che paragona l’umore di Orlando all’acqua dentro un contenitore con il collo stretto che, una volta voltato a testa in giù, esce lentamente ed in modo discontinuo.

Qual è la morale? Ognuno di noi dovrebbe imparare ad accettare che nulla ci è dovuto e che spesso ciò che più desideriamo ci scivola improvvisamente dalle mani; ciò non significa che si debba mollare, bisogna comunque combattere per i propri obiettivi e non abbattersi nel caso non si riesca a raggiungerli. L’errore di Orlando è stato proprio questo: si è lasciato trasportare dal dolore e dalla tristezza che, una volta accumulati, non è più stato in grado di allontanare. 

Dagli sbagli si impara ed Orlando, una volta riavuto il suo senno, capirà che non vale la pena combattere per ciò che non combatte per noi.

Chiara Alinovi, 4E

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