Domenica 6 Novembre, presso il teatro Strehler di Milano, si è tenuta la rappresentazione di una delle opere più sanguinarie di Shakespeare: Macbeth, diretto e interpretato da Franco Branciaroli.
Lo spettacolo ha presentato alcuni difetti, quale l’ eccessiva staticità della scena, costituita da uno sfondo nero su cui, al cambiamento di luogo, appariva un’ anonima scritta; il dislivello tra i personaggi: il tono quasi neutro del Macbeth accostato alla forte intensità della Lady Macbeth o di Macduff creavano un effetto di confusione. Questi difetti, probabilmente frutto di un’ interpretazione complessa non chiaramente comunicata al pubblico, hanno reso la rappresentazione monotona e ripetitiva, il tutto accresciuto dal testo forse troppo fedele a quello originale.
L’ unico lato positivo che ho apprezzato, oltre al finale ad effetto, sono state le streghe, in particolare il loro tono di voce, anche se i loro costumi e i movimenti potevano benissimo inserirsi in uno spettacolo per bambini (per esempio il momento in cui gettano gli ingredienti per l’ incantesimo nel pentolone).
In generale, ritengo che l’ idea di riprendere un grande classico sia lodevole, tuttavia il processo di attualizzazione dell’ opera è venuto a mancare. Il risultato? Uno spettacolo piatto e non capace fino in fondo di comunicare il messaggio della rappresentazione.
Federica Azzi 4D