Lisbona, città delle scoperte

Lisbona ha la capacità di essere presente, passato e futuro nello stesso momento; lo spazio e il t20170329_204333empo si sovrappongono e assumono la forma di palazzi, di scalinate, di murales vivaci e angoli segreti. Sembra quasi una contraddizione il fatto che una nazione così piccola e marginale come il Portogallo abbia rivestito un ruolo così importante nella storia delle scoperte e della globalizzazione; un aspetto sempre molto rimarcato dai cittadini portoghesi.

Per ogni studente nell’età della scoperta di sé e del mondo è importante spingersi oltre la propria comfort zone e sentire sulla propria pelle l’imporimg-20170330-wa0029tanza di non affidarsi solo a ciò che è già provato, ma di contare su se stessi e di sperimentare in prima persona. Durante il viaggio d’istruzione, abbiamo percepito tale spirito in ogni angolo di Lisbona, grazie alla grande apertura verso ogni orizzonte che ancora si respira in questa città: ogni studente dovrebbe prenderne spunto per orientare il suo modo di affrontare la vita.

La storia del Portogallo, da sempre patria di grandi conquistatori, dimostra come la vicinanza all’Ocea20170331_182219no e la ristrettezza territoriale non siano mai state un problema per questa nazione, ma anzi un’importante fonte di stimolo economico e culturale.  Le conquiste portoghesi, partite via mare fin dal XV secolo, hanno permesso una grande influenza straniera in terra lusitana, trasformando così le principali città in veri e propri agglomerati artistici. I diversi stili architettonici, come ad esempio quello arabo, caratterizzano le strade e i quartieri di Lisbona, rendendola una capitale dinamica e aperta al cambiamento, ma ancora molto legata alle sue tradizionimg-20170330-wa0011i.

La città di Lisbona si sviluppa su una zona collinare ed è attraversata dal fiume Tago che la divide in due parti, collegate dal Ponte 25 Aprile e dal Ponte Vasco De Gama; per questo a prima vista sembra che la capitale si affacci sull’Oceano Atlantico. E’ ricca di monumenti appartenenti al periodo compreso tra la dominazione araba e il 1755, anno del grande terremoto di cui molte architetture portano ancora i segni: alcune, come il Convento do Carmo, non sono nemmeno state ricostruite, mentre il quartiere dell’Alfama, il più antico della città, è l’unico sopravvissuto al terremoto ed è dominato dal castello di San Giorgio. Il quartiere di Belém, situato sulle sponde del Tago, èimg-20170330-wa0036 storicamente legato alle scoperte marittime. Qui è situata la Torre di Belém, patrimonio mondiale dell’UNESCO da dove partì il grande navigatore portoghese, ed anche il Pedrao dos descobrimentos (Monumento alle scoperte), che celebra le esplorazioni geografiche portoghesi. Il luogo di maggior interesse culturale è sicuramente il Monastero di San Girolamo, realizzato in stile manuimg-20170330-wa0027elino per celebrare l’apertura di una nuova rotta per l’India da parte di Vasco de Gama, la cui salma viene custodita all’interno dell’edificio ecclesiastico. Tuttavia, l’elemento più significativo che testimonia il profilo internazionale della capitale è il quartiere di Expo ‘98, il Parque das Naçoes, simbolo della volontà, da parte della città, di partecipare al dialogo europeo e di proiettare se stessa su una dimensione mondiale, pur nel mantenimento dell’identità portoghese.img-20170330-wa0039

Francesco Lombardi, Francesca Lobascio, Marco Grossi, Leonardo Restori, Lara Piemontese 4^D

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