A uno studente di design digitale del New Jersey sono bastati 50 euro di materiali e tanta ricerca per rifarsi il sorriso. Il ragazzo in questione, Amos Dudley, ha deciso di realizzare un apparecchio solo col semplice uso della stampante 3D, messa a disposizione nella sua università per gli alunni. Il ventitreenne studente di design digitale era alla ricerca di un apparecchio per rimettere in sesto la propria dentatura quando si è imbattuto su Internet in alcuni modelli in materiale trasparente, che a una prima occhiata gli sembrava potessero essere realizzati con una comune stampante 3D.«Mi sono reso conto di poter realizzare qualcosa che allo stesso tempo fosse culturalmente dirompente, che dimostrasse le mie abilità di designer e maker e che migliorasse il mio rapporto con me stesso. Era un rischio che valeva la pena correre», ha raccontato a Buzzfeed. Prima di raggiungere il modello finale ne ha dovuti realizzare altri 11, tutto il processo l’ha documentato sul suo blog dove ha pubblicato anche i risultati dopo i primi quattro mesi.
Molti l’hanno spronato a cimentarsi nel business della stampa di apparecchi dentali ma egli risponde che c’è differenza da fare la cavia per se stessi e mettere a rischio la salute altrui senza le competenze necessarie. Dudley attraverso la sua vicenda ha voluto sollevare anche una questione non banale e sentita da molti: la poca concorrenza delle industrie produttrici di impianti e i conseguenti prezzi eccessivamente alti.
E adesso chi è continua a sostenere che le macchine 3D non riescono a fare tutto?
