Gris, l’arte del videogioco, tra canto, acquerello e narrazione.
Svegliata da un canto, una fanciulla dal viso tanto gentile quanto splendido, si innalza nel cielo, e, prima ancora di aprire gli occhi, tenta di unirsi alla melodia, interrompendola per mancanza di voce. Schiuso lo sguardo, nota che il palmo della mano della gigantesca statua sulla quale si era appena svegliata aveva cominciato a sgretolarsi. Tentando invano di mettersi in salvo, finisce per cadere, atterrando sulla Terra, priva dei suoi colori, e quindi di vita. Così Gris introduce i giocatori all’avventura che li aspetta e alla missione che affida loro: salvare il mondo, ridipingerlo dei colori che ha perso nel corso dell’avventura, sconfiggendo l’oscurità che li ha cancellati.
L’esperienza che offre Gris è unica nel suo genere, grazie ad una grandiosa direzione artistica e alla sua narrativa molto insolita, in quanto completamente muta: in questo gioco non sono presenti né dialoghi, né testi, né descrizioni, e persino nei suoi canti non vi è traccia di alcuna parola. Per questo, Gris narra la vicenda attraverso i suoi paesaggi e con gli avvenimenti che accadono nel corso del gioco, spesso causati dalle azioni del giocatore.
Di grande aiuto è infatti la scelta stilistica dell’acquerello, che descrive alla perfezione il mondo di Gris grazie alle sue proprietà. Il mondo bianco e nero gradualmente si tinge dei colori recuperati dal giocatore, scorrendo fluidamente e propagandosi sullo sfondo, arrivando a ristabilire l’equilibrio perduto. Non essendo coprente, l’acquerello risulta quasi trasparente, e questa sua debolezza rispetto a colori più forti e coprenti, come ad esempio gli acrilici, crea la fragilità di ogni ambiente che si visiterà nel gioco.
Anche la musica è un aspetto importante di questo videogioco: ci accompagna ad ogni passo, suonando soavemente in momenti di pace, o in modo turbolento in situazioni di pericolo, e presenta anche note stonate qualora si dovesse sbagliare un enigma. Elemento fondamentale per la storia e per il gioco, inoltre, è il canto di Gris, che una volta riconquistato, diventerà un effettiva abilità con cui interagire con l’ambiente.
Il più grande punto di forza di quest’opera, quindi, è la reciprocità armoniosa e indissolubile di questi tre elementi, narrazione, musica e arte, resa magistralmente dallo studio francese Nòmada.
Alex H