La diversità: l’unica cosa che ci accumuna

Sapete come mai siamo tutti diversi?  Durante l’osmosi, ovvero il processo che porta alla formazione dei gameti, c’è una fase chiamata crossing over, durante la quale i cromosomi omologhi della cellula germinale di partenza si scambiano frammenti. In questo modo ogni gamete ha le proprie caratteristiche. In pratica ogni essere vivente è diverso da tutti gli altri nel resto dell’universo, anche dai propri genitori.

Questo processo è essenziale sia perché da esso dipenderà tutta la vita futura di un individuo, sia perché è alla base della sopravvivenza delle specie e dell’evoluzione. Avere diverse caratteristiche permette ad almeno una parte della specie di sopravvivere a determinate condizioni ambientali o a cambiamenti dell’ambiente. Se fossimo tutti uguali, una singola condizione sfavorevole porterebbe alla morte di ogni essere umano.

Un esempio? La peste che nel ‘600 decimò la popolazione d’Europa fu superata perché alcune persone avevano una risposta immunitaria migliore; così sono sopravvissute e hanno potuto trasmettere queste caratteristiche vincenti ai discendenti. Un altro caso recente è quello di una donna africana che si è dimostrata immune all’ADS: a differenza di molti, non ne è mai stata colpita. Perché? Grazie al suo crossing over.

Nonostante la diversità sia fondamentale per la sopravvivenza, oggi, e da sempre, è fonte di odio tra i popoli, e spesso sfocia in guerre e discriminazioni. L’uomo ha trasformato questa opportunità in violenza, sebbene sia l’unica cosa che ci accumuna tutti.

Elena Notari 2F

in copertina un’opera di  Miwa Komatsu

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