La droga del ventunesimo secolo

Recenti studi affermano che lo schermo dei cellulari fa produrre al nostro corpo dopamina, e quindi crea dipendenza. Infatti, quando una persona è abituata ad avere un cellulare è sempre tentata di accenderlo quando se lo trova davanti, anche se non è una vera necessità. Oppure se si accende per qualcosa di importante, come chiamare qualcuno, viene automatico aprire app come Instagram o YouTube subito dopo, invece che riporre il telefono.

Da questa dipendenza deriva la nomofobia, cioè la paura di rimanere sconnessi dalla rete:  i suoi sintomi comprendono sia disturbi dell’attenzione sia disagi psicologici come ansia, irritabilità, agitazione e panico. Questi disturbi posso poi sfociare in veri e propri sintomi dissociativi, specialmente nei giovani.

Prendere coscienza del problema è alquanto importante. Per esempio in Italia sono 100mila i ragazzi che presentano sintomi da dipendenza da social. Questo perché i contenuti del telefono calmano la turbolenza emotiva e le preoccupazioni provate da un ragazzo; ma allo stesso tempo la velocità dei contenuti ha un effetto eccitatorio. A questo si aggiungono i colori accesi dei video, che vanno a stimolare determinate parti del cervello.

Questa dipendenza va prevenuta o curata il prima possibile. Ma come? Per prevenirla è essenziale curare l’educazione all’uso del telefono, a casa ma anche a scuola. Per curare invece questo grave disagio:  le migliori sono le attività sportive e musicali.

I cellulari sono uno strumento essenziale in questo mondo sempre più evoluto e veloce, ma è importante ricordare che dobbiamo essere noi a controllarli e non il contrario.

Elena Notari 1F

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