Le belle e le bestie

Io quel mostro non lo sposo. In realtà so che non ho scelta e la settimana prossima la cerimonia si farà perché gli accordi sono già stati presi e la mia famiglia vuole sfamare una bocca in meno.

Mi è stato detto di guardare il lato positivo: mi faranno una festa, si mangerà bene, metterò il vestito come le principesse e dalla notte dopo non avrò più quella noiosa cucitura che garantisce il mio essere pura. Io preferirei non essere una principessa e non essere mai stata mutilata, ma l’infibulazione è un’altra pratica su cui nessuno ha chiesto il mio parere. 

Sposarsi da piccole fa parte della nostra cultura e ho amiche che non si sono lamentate quanto me perché non vedono l’ora di avere dei bambini e una casa loro (anche se sanno benissimo che entrambe le cose saranno sempre e solo proprietà del marito) . Te lo insegnano fin da piccola che ci sono delle priorità: perché emanciparti e sposarti per amore quando puoi avere una vita dignitosa, senza che la tua famiglia ti disconosca, solo sposando il vecchio che scelgono per te?

Dico io, almeno potrebbero sforzarsi di sceglierlo un po’ più giovane, così non proverei quello schifo e quella paura ogni volta che lo vedo. In realtà l’ho visto solo una volta, quando me lo hanno presentato prima di dirmi che sarebbe stato mio marito e farmi un elenco di cosa si aspettavano da me.

Prima voce della lista: smettere di studiare. Alla fine hanno anche ragione, nessuno troverebbe il tempo di studiare, fare i lavori di casa, crescere dei bambini e prendersi cura di proprio marito. Però a me sarebbe piaciuto tanto diventare avvocato… La mamma almeno mi ha permesso di leggere un ultimo libricino perché dicono lo scrittore lo abbia inventato apposta per convincerci, La bella e la bestia. È la storia di una ragazza che diventa principessa dopo aver sposato un uomo mostruoso che grazie all’amore diventa bello; spero mi succeda la stessa cosa.

Seconda voce: fare più bambini possibili. L’idea di avere dei piccoli me da crescere come voglio mi piace, anche se probabilmente non avrò mai davvero l’autorità per farlo; quello che non mi piace è la parte prima. Io non lo so come sia, ma mi hanno sempre detto che si sanguina, senza contare che, in qualche modo, si dovrà pure aprire quello che hanno chiuso quando ero piccola. Secondo me se fosse con qualcuno che mi piace mi lamenterei meno invece sono solo una delle 30mila senza diritto di scegliere.

A volte mi chiedo se ovunque sia così e se lo sarà per sempre, se ovunque sia giusto che tuo marito ti picchi se non obbedisci visto che sei sua proprietà, se tutti i paesi abbiano una legge che condanna i matrimoni precoci nonostante si continui a farlo, se tutte le donne anziane del mondo abbiano problemi di ansia legati a queste esperienze, se in tutte le case del mondo una donna può morire a quattordici anni a causa del matrimonio e di ciò che comporta.

E deve essere per forza così ovunque, se no perché non venire a salvarci?

Cleo Cantù

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