Non ha funzionato. Il gardening nel giardino zen da salotto con la sabbietta da rastrellare. Forse con la primavera, i balconi da rassettare, i fiorellini nei vasetti, l’aria che si riscalda, il mio umore migliorerà. Di certo non mi aiutano le prime pagine dei giornali. Meglio letture apparentemente più lontane da quello che il mio amico filosofo Luigi chiamava “l’agguato del reale”.
Margaret Atwood, Esercizi di potere, un libro di poesie del 1971. I protagonisti sono due amanti che però vivono la loro relazione nella Storia e nel Mondo, compreso quello della Natura. Come noi che, per quanto ci ritiriamo nelle nostre case, non possiamo evitare di guardare all’esterno che, spesso, ci fa paura. Al momento io mi sento pascoliana, invoco una nebbia che mi nasconda le cose lontane al di là del mio cancello. Forse anche un po’ leopardiana, tra la lucidità della ginestra e il risveglio del gallo silvestre.
La Atwood, invece, in questi momenti suggerisce di essere gentili gli uni con gli altri: quando l’esterno ci è ostile, dovremmo perdonarci reciprocamente, essere appunto gentili, perché “a ognuno serve il respiro/degli altri”. Dire che il respiro degli altri ci serva per vivere sembra ora ossimorico. Eppure di questo abbiamo bisogno, del respiro degli altri, soprattutto quando vediamo “l’addensarsi del mare, l’aria/prossima a estinguersi”.
Se lo penso in riferimento alla mia quotidianità, trovo che la gentilezza, insieme alla fermezza e alla coerenza, sia quello che forse chiedono i giovani agli adulti oggi. Si può essere gentili e fermi allo stesso tempo, indicare in modo pacato, perfino sorridente, un percorso comune senza nascondere che non sarà privo di ostacoli e che richiederà fatica per restare ben saldi e non cadere.
Mariarosa nella sua voluta semplicità offre invece come gentilezza ai lettori una ricetta facilissima di una torta adatta a tutti, molto sana e priva di glutine. Io ho seguito la ricetta originale di Jamie Oliver, però potete variare le proporzioni delle due farine a vostro piacimento e alleggerire la quantità di miele dell’impasto aumentando la quantità di succo d’arancia. Potete anche eliminare lo sciroppo di accompagnamento e guarnire la superficie con zucchero a velo e mandorle tostate.
Orange Polenta Cake
Ingredienti
5 arance
250 g miele liquido
3 uova
200 g di farina di mandorle
100 g di farina di mais
200 g olio d’oliva delicato
Preparazione
Preriscaldate il forno a 160°. Distribuite un po’ d’olio sul fondo della teglia e ricopritela con carta forno. Spremete 3 arance (circa 100 ml), aggiungete 100 g di miele e mettete sul fuoco fino a quando si addensa. Tenete da parte questo sciroppo che verserete poi sulle fette dalla torta.
Nel frattempo mettete nella planetaria l’olio e il miele rimanente e mescolate per 2 minuti a velocità alta. Aggiungete poi le due farine, le scorze grattate di 3 arance, il succo di altre 2 arance (circa 50 ml), le uova già sbattute in precedenza per 2 minuti. Mescolate il tutto e versate in una teglia di 20cm mettendo in forno per 40/50 minuti a 160°.