I’m a foodie, 30 luglio 2020
Davvero una strana estate, questa. Un tempo che si è alterato nella sua dimensione interiore già a partire da febbraio e che nel caldo estivo, anziché essere occasione di riposo e di relax, è diventato opprimente, per le incertezze e i drammi quotidiani che porta con sé.
Almeno così lo vivo io. Avevo dunque pensato di dedicarmi alla lettura, quasi un tempo benedetto, niente vacanze, niente programmi, l’occasione in cui finalmente avrei affrontato i libri acquistati e messi da parte. Invece ho scoperto che la concentrazione mi mancava, che non trattenevo quello che leggevo e che non riuscivo a entrare nella storia come mi accadeva un tempo. Ho dato la colpa all’età, senza rivelare a nessuno che una delle mie più grandi passioni, nonché il conforto preferito
nelle difficoltà, aveva smesso di funzionare. Ci ho aggiunto pure un senso di fallimento, per non essere in grado di mettere a frutto gli insegnamenti di Orazio e di Seneca sulla considerazione del tempo. La cucina, invece, continuava a funzionare. E lo fa anche ora, con le temperature dell’anticiclone.
Ieri però ho scoperto di essere normale. Un articolo che ho letto su un quotidiano nazionale sosteneva che la lettura durante “l’esposizione traumatica e la fragilità post-traumatica” raramente è efficace, perché quello di cui abbiamo bisogno in queste situazioni sono le attività pratiche, manuali. Sollievo, essere parte della normalità ed averne il riconoscimento ufficiale dalla
scienza.
Dunque, cucina sia. Come promesso una ricetta facile e ampiamente sperimentata di un cous cous esotico, trovato su un ricettario inglese. Non saranno per noi un modello in cucina, ma avendo avuto a che fare per un certo periodo con l’Asia di spezie se ne intendono. Ad agosto, prima un dolce fresco al cioccolato e poi una ricetta di famiglia.
Lucetta
Couscous alla turca (Imam Bayildi con couscous al limone)
Ingredienti
olio extravergine d’oliva
sale q.b.
3 grosse cipolle (io ho usato quelle di Tropea)
1 cucchiaio da te di cannella (gli Inglesi usano sempre come misura questa, a metà tra il cucchiaio
da minestra e quello da caffè)
2 cucchiai di cumino (se vi piace, ha un sapore molto forte e particolare)
2 grosse melanzane
400 g circa di polpa di pomodoro (o quattro pomodori da sugo)
1 manciata di prezzemolo
25 g di mandorle tostate
200 g di couscous
brodo vegetale
succo e scorza di 1 limone
Mettete una padella grande sul fuoco con l’olio. Quando è caldo, aggiungete le cipolle tagliate
grossolanamente, il sale, il pomodoro. Cuocete per 3 minuti fino a quando le cipolle si
ammorbidiscono e poi aggiungetele spezie. Lasciate per 1 minuto e poi unite le melanzane tagliate
a pezzi grossi e portate il tutto a cottura aggiungendo acqua quanto basta.
Nel frattempo preparate il couscous, usando al posto dell’acqua un brodo vegetale a cui avrete
aggiunto il succo e la scorza grattuggiata di un limone.
A fine cottura, cospargete la superficie delle melanzane con una manciata di prezzemolo
spezzettato e con le mandorle tostate, anche queste tagliate grossolanamente.