Di fronte ad una persona con disturbo dello spettro autistico appare difficile trovare un canale di comunicazione, uno strumento per entrare in relazione: spesso è necessario fare ricorso a un linguaggio che passi attraverso le immagini invece che attraverso le parole. Ma un modo per comunicare a tutti la sua passione, ossia la cucina, lo ha trovato Manuela De Finis, studentessa quindicenne del liceo Attilio Bertolucci di Parma, che ha affidato ad un libro, corredato da immagini, il suo percorso di apprendista cuoca.
Manuela, andando contro corrente rispetto al luogo comune secondo il quale le persone con disturbo dello spettro autistico sarebbero chiuse in una sorta di isolamento, ha invece una vita ricca di stimoli ed esperienze: Manuela nuota, balla, suona il violino e il pianoforte, è inserita tanto nella classe quanto nella vita scolastica, seguita con passione dalla docente Elvira Bonoldi e dal gruppo per l’integrazione scolastica come dai docenti curricolari.
Guidata dalla sua forte passione per la cucina, ha voluto trascinare le persone nel suo mondo, dove il linguaggio, il comportamento e i movimenti sembrano rispondere a una logica solo apparentemente incomprensibile: la possibilità di comprendersi passa infatti attraverso la condivisione di azioni, gesti e esperienze e la cucina si è rivelata territorio dove esercitare un linguaggio universale.
Da tutto questo nasce, alla fine del 2017, PraticaMente chef, un libro diverso dal comune, che, attraverso la semplicità, ha dato voce alle stesse parole e ai mille pensieri di Manuela.
Grazie al progetto A casa con sostegno del Comune di Parma, Manuela ha potuto vedere avverarsi il suo desiderio più grande: pubblicare il suo primo libro.
“Questo progetto è stato pensato affinché Manuela, nostra figlia, avesse l’occasione di ampliare le sue capacità usando il computer, non solo per vedere filmati con Youtube, ma anche per fare ricerche via internet, per scrivere testi e imparare a conoscere le funzioni di alcuni programmi”. Così raccontano Dora e Antonio De Finis, orgogliosi del loro “gioiello” più prezioso.
Assecondando gli interessi di Manuela, si è deciso di proporle un progetto la cui realizzazione ha comportato due momenti differenti: una prima fase di lavoro al computer, che le ha consentito di conoscere questo strumento; la seconda, invece, che prevedeva la realizzazione delle singole ricette: dalla semplice pasta al pesto alla torta Susanna, fino a raggiungere la cultura giapponese con il sushi.
La peculiarità del volume, pubblicato da Battei, è quella di presentare il percorso svolto da Manuela mostrando le immagini, a corredo delle ricette, che hanno funzionato da riferimento visivo e regolativo per l’alunna nella decodifica e nella esecuzione delle ricette.
“Il libro è l’esito di questo percorso di formazione e apprendimento e racconta di come Manuela abbia trovato, anche nella cucina, un’occasione per sviluppare una significativa relazione con il mondo che la circonda, all’interno di un piccolo universo preciso ed ordinato dove muoversi con sicurezza e soddisfazioni”.
Un libro nato dall’intreccio tra la passione e la voglia di fare la differenza, in un mondo schiacciato dai pregiudizi.
Nadotti Anna, Gloria Oppici 4 E