Camilla, un nuovo modo di vedere la vita

Ancora nel pieno di questa nuova vita, che ormai nuova non la è più, ogni tanto mi capita di pensare a cosa sia effettivamente successo negli ultimi otto mesi, e cosa succederà, non solo negli ultimi due rimasti, ma anche in quelli successivi.

Le emozioni sono tante. Soddisfazione, gratitudine, entusiasmo e così via. Guardare indietro non è abbastanza per farmi realizzare quanto sia successo e cambiato durante quest’anno.

Ho creato amicizie da tutte le parti del mondo. Pia dal Cile, Ksenia dalla Russia e Millie dalla Germania. Quando mai capiterà di avere un’opportunità simile? Le serate in cui ognuna cucinava cibo dal suo paese, i pomeriggi di shopping a Columbus e i tanti sleepover. So che sarà molto difficile ritrovarci tutte insieme, ma so anche che il legame che si è creato quest’anno è così speciale e forte che non si perderà per strada.

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Ho visto il posto naturale più spettacolare della mia vita. Infatti durante le vacanze di Pasqua siamo andati per una breve vacanza in Canada alle Cascate del Niagara. Quell’immagine si è stampata nella mia memoria e cercherò di custodirla il più possibile. A questo punto viaggiare e scoprire bellezze, che siano naturali o umane, non è più solo un piacere, è diventata una necessità.

Tra i tanti nuovi valori che ho imparato quest’anno ce n’è uno in particolare che cercherò di rendere mio per il resto della mia vita. Si tratta della gioia e della sorpresa che scaturiscono dalle piccole attenzioni quotidiane, tipiche della cultura americana. Come quando per il mio compleanno mi sono svegliata e tutta la famiglia era al piano di sotto con i donuts per colazione. O a scuola, dove il Preside conosce ogni singolo studente, aiuta chi ha difficoltà e riconosce chi si impegna.resized_20161225_073237

Ho anche avuto l’opportunità di imparare che è possibile diventare parte di una famiglia in pochissimo tempo. E questo non l’avrei potuto fare se non fossi stata accolta dalla famiglia Huggins. So già che mi mancheranno più di ogni altra cosa, ma soprattutto so che non mi sentirò mai più completamente a casa, perché una parte di me sarà sempre dall’altra parte del mondo con loro.

Riassumere questa esperienza in un breve articolo non è facile, ma la cosa più importante è che non finirà il giorno 28 Giugno 2017, data del mio ritorno in Italia. Non ho mai avuto così tanti progetti come durante quest’anno. Progetti più o meno realizzabili, per aiutare gli altri, ma soprattutto per promuovere quei valori in cui credo.  In un certo senso ho realizzato che le mie azioni possono avere un impatto concreto non solo sulla vita di altre persone, ma anche sulla società. 14732166_10207629466834087_4307148440567118870_n

Mi sono resa conto di come un periodo della tua vita possa essere sfruttato alle sue massime potenzialità. E a questo punto pensare all’essere stata a casa, a quante persone non avrei mai conosciuto, quante esperienze mi sarei persa non è nemmeno un’opzione considerabile.

Camilla Schianchi

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