Finalmente libertà per Cecilia Sala

Il 19 Dicembre 2024 Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran, in Iran.

La giornalista si trovava lì, provvista di visto giornalistico, per indagare sul patriarcato e la repressione del dissenso in Iran, per il suo podcast Stories. Il ministero della cultura e dell’orientamento islamico l’ha accusata di aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran ( senza specificare però in concreto i capi di imputazione).

Il fatto è avvenuto dopo soli tre giorni dall’arresto di Mohammad Abedini Najafabi, ingegnere iraniano fermato in Italia su richiesta degli Stati Uniti per aver fornito materiali bellici ai pasdaran e ora detenuto a Milano.

Cecilia Sala è detenuta nella prigione di Evin, insieme ad oppositori politici e cittadini stranieri. Nonostante sia tenuta in isolamento, l’ambasciatrice italiana Paola Amadei è riuscita ad incontrarla e, il 27 Dicembre è stata resa nota la notizia dell’arresto. A richiedere il rilascio della giornalista sono intervenuti l’Alta rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, il ministero degli esteri italiano e il Dipartimento di Stato degli USA. In un primo tempo l’ambasciatore iraniano a Roma ha risposto che le condizioni della prigionia di Cecilia Sala saranno legate a quelle dell’ingegnere Najafabi; successivamente il governo iraniano ha smentito questa correlazione fra i due arresti.

L’8 Gennaio 2025, oggi, la giornalista è stata liberata. Non sappiamo ancora con esattezza cosa abbia promesso in cambio il governo italiano all’Iran. Si può ipotizzare che, prima di procedere con un accordo, Meloni abbia dovuto chiedere il via libera di Biden e Trump, i quali hanno probabilmente aiutato la Premier e l’intelligence italiana a trattare con l’Iran. Inoltre, sembra che anche Musk abbia avuto un ruolo nel rilascio di Sala. Il miliardario aveva ottenuto informazioni sulle condizioni direttamente dalla famiglia della giornalista il 29 Dicembre e, poco prima del rilascio, la madre di Cecilia, Elisabetta Vernoni, lo ha ringraziato per il suo ruolo negli eventi. Non è ancora chiaro come Musk sia intervenuto. ( fonte: il post)

La domanda è: come dovremmo interpretare questi fatti? È una risposta all’arresto di Najafabi o un attacco alla libertà di stampa? Non è chiaro quali leggi abbia violato (o è stata accusata di aver violato), ma Sala deteneva un visto giornalistico. Sicuramente, non è un caso che abbiano arrestato proprio lei, dato che indagava sul patriarcato e sulla repressione del dissenso; però, la successione degli eventi fanno pensare che fosse una scusa per chiedere il rilascio dell’ingegnere iraniano. Bisogna anche considerare che la condizione femminile in Iran è alquanto ostile: donne e ragazze godono di pochissime libertà e possono subire abusi, arresti o perdere la vita per la minima trasgressione. Possibile che l’arresto di una giornalista donna sia legato anche a questo?

In ogni caso, se un giornalista viene arrestato perché svolge il proprio lavoro è sempre da considerarsi un attacco alla libertà di espressione e di informazione. E, senza informazione, crollano tutte le altre libertà.

 

Elena Notari 3F

 

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