Ucraina: 1000 giorni di guerra

24 Febbraio 2022. Una data che ha cambiato l’Europa, destabilizzando l’equilibrio che molti, in questo continente, credevano eterno. Prima dello scoppio della guerra, sul confine russo-ucraino si era verificati un prolungato convergere di forze armate russe; inoltre il Presidente Vladimir Putin aveva riconosciuto l’indipendenza dichiarata dalle popolazioni filo-russe nel Donbass, che da tempo erano perseguite dal regime di Zelensky.

A più di mille giorni dall’inizio della guerra,  i numeri sono agghiaccianti: più di 700mila vittime tra i russi (secondo le forze armate di Kiev), mentre tra gli ucraini si contano 80mila morti e 400mila feriti (anche se alcuni analisti ritengono tali cifre sottostimate). Il Wall Street Journal ha dichiarato che a Settembre 2024, il conto di morti e feriti raggiungeva il milione su entrambi i fronti.

La Russia, per ovviare alle perdite, è stata costretta ad arruolare soldati dalla Corea del Nord e mercenari dall’Africa. Invece, in Ucraina, come se il terrore dei bombardamenti non bastasse, gli uomini si chiudono in casa o fuggono per paura di essere arruolati. A causa delle numerose perdite , infatti, le forze armate ucraine fermano gli uomini ai posti di blocco e li spediscono al fronte. Anche le leggi sono cambiate: l’età minima per il reclutamento è passata dai 27 ai 25 anni fino ai 60 anni; tutti gli uomini sono costretti ad aggiornare le proprie informazioni personali agli uffici di reclutamento. Per i trasgressori la pena può essere la sospensione della patente o dei servizi consolari (per coloro che risiedono all’estero) e pesanti multe. La legge tocca anche le migliaia di ucraini residenti in Svizzera. Vengono arruolate le donne che lavorano in determinati settori dell’esercito; questa legge vieta inoltre a tutti gli uomini compresi tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese. Terrore anche per le retate in discoteche, ristoranti, palestre e concerti. Le forze armate controllano a tappeto i documenti per mandare gli uomini al fronte e individuare chi non si è iscritto al servizio di leva. Per quanto l’Ucraina ammiri i suoi soldati, la paura del fronte invade gli animi. Come in ogni guerra, l’esercito cerca solamente carne da cannone.

In Parlamento (da cui Zelensky da tempo ha cacciato le opposizioni) i diversi gruppi politici, si accusano l’un l’altro di non dare il buon esempio al popolo, rifuggendo dall’arruolarsi nell’esercito.

Questo non dovrebbe stupire. D’altronde, le potenziale reclute affermano che il sistema di arruolamento è corrotto e le famiglie più ricche trovano come aggirarlo. Nelle commissioni sanitarie, responsabili di certificare i casi di disabilità, i funzionari corrotti ricevono denaro per falsificare i certificati o chiedono tangenti a chi ha davvero una disabilità per sveltire le pratiche o consentire condizioni più favorevoli. Nella regione occidentale di Khmelnytskyi, 50 procuratori hanno acquistato falsi certificati di invalidità e il procuratore generale A. Kostin si è dimesso.

Per i civili la situazione non è migliore. Gli asili municipali sono chiusi. Solo le famiglie più agiate possono mandare i bambini a scuola, in strutture munite di rifugi antiaerei. I bambini dormono nei rifugi e, talvolta, rimangono lì anche per far lezione. Le strade sono deserte perché le persone cercano di evitare gli assembramenti. Inoltre, la sera vige il coprifuoco, come risposta agli attacchi missilistici russi nelle città.

Diego Ibarra Sánchez. Hijacked education - Arte.Go: Mostre, Eventi ...

Se non si arriverà presto a un accordo di pace, se i governi continueranno a rifiutare di arrendersi per una battaglia già persa, innocenti continueranno a morire su entrambi i fronti, senza vincitori né vinti. Questa guerra iniziata nel 2014 potrà avere fine, solo se il mondo dimenticherà i soldi e sarà disposto a dire basta.

 

Elena Notari 3F

Immagini di: “diggita.com” e “Diego Ibarra Sánchez. Hijacked education – Arte.Go”

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