Praga, la capitale della Repubblica Ceca, è una città dall’eterna bellezza che ci regala l’impressione di essere uscita da un libro di fiabe.
Con i suoi storici vicoli acciottolati e il profumo inebriante dei dolci tipici che li inondano. Con i suoi ponti solenni che si riflettono nel fiume Moldava e il maestoso castello che dall’alto regna sovrano sulla città. E con l’accoglienza e il calore dei suoi abitanti, Praga è una città intrinseca di secoli e secoli di storia e tradizione. La quale, ogni anno, viene scelta da più di 8 milioni di visitatori.
Molti non sanno, però, che una delle sue caratteristiche più apprezzabili e interessanti, è proprio quella di mantenere in vita le usanze storiche più significative per la città. Una di queste è proprio l’arte del lampionaio.
Durante il periodo dell’Avvento, un un uomo vestito da un lungo cappotto di lana nera, una mantellina rossa, un cappello nero con la visiera e un distrintivo raffigurante una lanterna, si aggira per Ponte Carlo. In mano porta un bastone di bambù da circa 2,3 metri, con un gancio d’acciaio all’estremità e il suo compito è quello di accendere tutti i 46 lampioni a gas lungo il percorso.
Il lampionaio, ruolo fondamentale in passato, si occupava, appunto, dell’accensione e dello spegnimento dei lampioni a gas, un compito che richiedeva molta precisione e dedizione. Ogni sera, questi artigiani percorrevano le strade di Praga, accendendo i lampioni uno ad uno e creando la tipica atmosfera calda e accogliente che, ancora oggi, avvolge la città. Al mattino, il loro lavoro continuava con lo spegnimento dei lampioni, mantenendo così un ritmo regolare e sicuro di illuminazione.
Questo mestiere esiste a Praga fin dal 1847, con l’arrivo del gas destinato all’illuminazione pubblica. Successivamente, questo sistema è stato inserito anche all’interno di parchi, nei giardini delle abitazioni private, sui lungofiumi, nelle piazze e nei quartieri più vecchi della città. Nel 1940, i lampioni che illuminavano la città erano più di 9000, raggiungendo così il numero più alto nella storia di Praga. Purtroppo, intorno al 1985, l’elettricità cominciò a sostituire il gas e nell’arco di pochi anni anni, il processo tecnologico, ha fatto sì che i lampioni a gas scomparissero definitivamente. Fortunatamente, i cittadini praghesi, colti dalla nostalgia, si impegnarono per far tornare un pezzo importante della loro storia, rendendo così Ponte Carlo, l’unico ponte al mondo illuminato al mondo.
Chiara Bazzini 3F