Spesso ci facciamo domande alle quali non sappiamo ancora dare una risposta come: “Qual è il senso della vita?” o “C’è qualcosa dopo la morte?” Io a queste domande ne aggiungerei un’altra, che mi “tempesta” molto: “Cos’è l’infinito? Come misurarlo?”
Considerando la seconda domanda, possiamo dire che il tempo è infinito (anche se non con molta certezza), ma non siamo sicuri del fatto che anche lo spazio lo sia, e, nel caso lo fosse, potremmo dedurre che pure la materia sia illimitata. Nell’insieme ∞ possiamo poi inserire anche i numeri; infatti, fra positivi e negativi, siamo tutti a conoscenza della loro infinità incommensurabile.
Una cosa che mi fa molto riflettere è che il concetto di infinito è difficile anche solo da immaginare: vi si può provare, ma è troppo grande per riuscirci. Riusciremo mai a prenderlo in mano e a dire: “Ecco, questo è l’infinito”? In teoria no, la nostra mano è troppo piccola per contenerlo, ma se ti dicessi che esistono anche degli infiniti “piccoli”?
Un esempio è un semplicissimo numero periodico come 0,1111111… che si ripete così all’infinito e quindi è impossibile rappresentarlo con una linea con due estremi dato che è un numero non rappresentabile in modo finito (senza contare la sua frazione rappresentante ovver0 1/9). La stessa cosa vale per √2, ovvero un numero irrazionale che continua all’infinito senza una serie logica.
Piergiorgio Odiffredi, famoso matematico, in un’intervista (Sito: MicroMega+) dice esplicitamente che l’infinito non ha né un inizio né una fine, ma non è sempre così; un semplice esempio può essere un intervallo fra due numeri: se tracci con una matita una riga da 1 cm, quindi partendo da 0 cm e arrivando a 1 cm del righello, hai percorso un infinità di misure, infatti tra due numeri interi ci sono infiniti numeri decimali quindi questo è un infinito che ha un inizio (0) e una fine (1). Anche questo è un infinito piccolo, che possiamo letteralmente prendere in mano.
Recentemente mi è capitato di vedere un video sulla “Quarta dimensione” https://vm.tiktok.com/ZMYesJHmY/ nel quale You&Math, l’autore del video, dice che le formiche, che appartengono alla seconda dimensione non possono vedere noi uomini perché non hanno la sensibilità della terza dimensione, mentre noi possiamo vedere loro; così potrebbe esistere una quarta dimensione di cui noi non siamo consapevoli, abitata da esseri che possono vederci ma noi non possiamo vedere, e questa cosa è tanto affascinante quanto inquietante: il pensiero che abbiamo vissuto tutti questi anni con una specie vitale che ci osserva dall’alto mi spaventa. Chiaramente le formiche sono degli esseri 3D, ma sono usate come esempio. I credenti potrebbero associare questa figura che ci osserva dall’alto ad una divinità (o eventualmente a più), altri penserebbero agli alieni.
Ma prima di fare conclusione affrettate, io farei una supposizione, e se l’infinito fosse questa Quarta dimensione? Questa teoria avrebbe totalmente senso dato che noi non riusciamo a vederlo, e nemmeno a immaginarlo.
Lorenzo Iamiglio 1E
Altre Fonti: “L’infinito esiste?” (Documentario, Netflix)
in copertina Anthony Howe