credo solo nelle luci accese

Credo solo nelle luci accese
Credo solo nei lampioni e nelle stelle
Lascio che mi indichino la via
Mi lascio guidare
Mi lascio trasportare in città che non conosco
E cammino piano per le strade
Osservo le case e le persone
E non mi basta
Osservo i cani al guinzaglio, i gatti randagi
E non mi basta
Osservo le macchine e le bici, i taxi, i motorini
Mi chiedo dove stiano andando
Mi domando se si chiedano dove sto andando io
E dove sto andando?
Dove sono diretta?
Non lo so, e non mi basta

Seguo il districarsi continuo degli eventi
Lasciando che la corrente mi trascini
E mi porti in luoghi sconosciuti
Che il mio corpo è nato per vedere

Mi lascio malleare
Passo dopo passo abbandono sull’asfalto le mie mute
Ruvide e ingiallite come pelle di serpente
E accolgo grata la mia nuova carne
Che rinvigorisce
Di città in città
Di mondo in mondo
Di pensiero in pensiero
Se mi stanco durante il cammino
Mi sdraio sul cemento
E la mia salma si prende del tempo
Per guardarsi

Vede cenere
Cenere e asfalto
Cenere e asfalto e sassi
Cenere, asfalto, sassi e gocce
Gocce di pioggia, e passi tristi
Passi tristi e lenti
Che parlano con i fiori
E con la polvere delle strade percorse
Da quanto sei qui, polvere?
Da dove vieni?
Chi ti ha portato qui, polvere?
Quali piedi?
Quali passi hai visto passare?
Quali vite camminare?
Quali scappare? Quante?
Con te parlerei tutto il giorno, polvere
Hai tante storie da raccontare
Osservi da ere il corso delle cose
Tu sai tutto, polvere
Parla con me

 

Martina Alberici 5E // scirxppo

Può interessarti...