I’m a foodie, Pasqua 2022

Mariarosa ha ritrovato le parole. Ha dovuto. E’ il suo mestiere, quello di trovare le parole. Le sue e quelle di altri. Quelle parole che possano, se non salvare o guarire, almeno confortare o lenire, allontanando per un attimo l’orrore.

Conosciamo da tempo la Mindfulness e come funzioni questa strategia di meditazione, che ci spinge a focalizzarci sul presente e su noi stessi, così da ottenere un benefico effetto rilassante su mente e corpo. Bene, neanche il tempo di impararla ed è già stata superata. Ora è stata rimpiazzata dal Letting Go, dal Lasciar Andare, un trend che sta spopolando proprio in questi periodi di crisi e di emergenze. Il concetto base è ripreso dagli Stoici: non credere che gli eventi seguiranno la linea che vorresti, accettali in qualunque modo si presentino, questa è l’unica strada per conquistare la pace interiore.

Quindi smettila di pensarci su, lascia correre e rivolgiti ad altro, move on. Se puoi, liberati da ciò che ti causa stress e sofferenza, altrimenti vivi questa esperienza negativa ed arrenditi ad essa, non combatterla, perché può esserci una forma di forza anche nell’accettarla, mentre cercare di opporvisi è solo un modo ulteriormente stressante di alleviare quel senso di colpa che ti spingerebbe a contrastarla. Insomma, imparare ad essere un surrender, anziché impegnarsi ad essere sempre vincenti per compiacere gli altri. Questa forma di accettazione dovrebbe indurre un immediato senso di relax e pare che se praticata possa cambiarti la vita. Ci sono molti libri sull’argomento, categoria self-help books, e David Hawkins è l’autore più noto. Chi l’ha provata giura che funzioni. Io ammetto di avere qualche resistenza nei confronti dei trend del momento. It’s not so simple as that, altrimenti avremmo risolto metà dei nostri problemi.

Tuttavia il suggerimento di lasciare andare ciò che non puoi modificare mi pare molto saggio, specie se riferito alla sfera personale, ho del resto sempre pensato che l’esempio della ginestra leopardiana fosse un modello da imitare. Così come mi piace il concetto annesso, cioè il Decluttering, il primo passo verso il Letting Go, che consiste nell’eliminazione del superfluo, prima riferito agli oggetti e poi ai contenuti della mente. Liberarsi di ciò che non serve e che ingombra è una filosofia di vita, qualcosa che si impara col tempo e che non significa circondarsi solo dell’essenziale, il Minimalismo di qualche anno fa, ma piuttosto fare posto solo alle cose, alle persone, alle attività che contano per noi, selezionarle, per impedire che il nostro spazio limitato venga occupato da ciò che non ci fa bene senza che ce ne accorgiamo. Poco e significativo.

E anche qui ritornano gli Stoici, e Seneca, e pure Orazio. Che gli studia humanitatis siano tornati tanto di moda?

Mariarosa pone nella selezione delle sue attività di sicuro il baking e dunque vi presenta due ricette molto pasquali, una veneziana gigante e dei dolci tipici della Sardegna, le formaggelle o pardulas, in versione leggera, senza strutto.

Insieme alle ricette, i miei auguri, che sia per tutti una Pasqua di rinnovamento e rigenerazione.

 

Mariarosa original

Veneziana

Ingredienti

500 g farina manitoba

200 g zucchero

2 uova più 1 tuorlo per spennellare

1 pizzico sale

200 ml latte

1 bustina vanillina

200 g lievito madre rinfrescato o 10 g lievito di birra fresco

100 g burro fuso

granella di zucchero

 

Preparazione

Sciogliere il lievito nel latte, mettere nella planetaria le uova e lo zucchero e montare, aggiungere il burro fuso, poi il lievito sciolto nel latte, la vanillina e quindi il sale e la farina poco alla volta, cambiando le fruste con il gancio. Spolverare con la farina un piano di lavoro, versarvi l’impasto e lavorarlo a mano fino ad ottenere una palla liscia. Mettere in una ciotola e fare lievitare coperto per 6 ore. Riprenderlo e lavorarlo ancora a mano, poi metterlo in una teglia apribile di circa 26 cm ricoperta da carta da forno e farlo lievitare coperto da pellicola fino a quando raddoppia di volume. Spennellare quindi la superficie con l’uovo sbattuto, cospargere con la granella e cuocere a 180 gradi per circa 40 minuti a forno preriscaldato. 

 

Mariarosa classic

Formaggelle

Ingredienti

Per la base

250 g farina 00

130 ml acqua tiepida

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 pizzico sale

Per il ripieno

250 g ricotta ben scolata

2 cucchiai farina

100 g zucchero

1 pizzico sale

½ scorza d’arancia

½ scorza limone

1 bustina zafferano

2 tuorli

Per guarnire

1 tuorlo

latte q.b.

30 g miele

perline di zucchero colorato

 

Preparazione

Preparare la base versando in una terrina la farina a fontana e aggiungendo il sale, l’olio, l’acqua tiepida poco alla volta. Impastare fino ad ottenere un composto sodo ed elastico, che farete riposare per 15 minuti al caldo, avvolto da una pellicola. Per il ripieno unire alla ricotta la farina, lo zucchero, i tuorli, lo zafferano, il sale e mescolare fino ad ottenere una crema spessa e bene amalgamata. Stendere la base in una sfoglia non molto sottile, ricavando circa 20 dischi di 10 cm di diametro. Disporre al centro il ripieno e sollevare i lembi, pizzicandoli alle estremità con la punta delle dita, così da formare dei cestini con tante piccole punte. Spennellare la superficie con un tuorlo leggermente sbattuto con due cucchiai di latte e mettere in forno già caldo per 35 minuti circa a 180 gradi, fino a quando la superficie non risulterà dorata. Sfornare le formaggelle, spennellare con il miele fatto riscaldare per renderlo liquido e cospargerle con gli zuccherini colorati.

Può interessarti...