La plastica a scuola e una proposta per eliminarla

Mamma mia, che due scatole! Si parla sempre e solo di sostenibilità, non si sente altro! D’altra parte i i rifiuti si trovano ovunque: nei fiumi, nei fossi, per terra in città ed in altri migliaia di posti. La cosa che inquina maggiormente, lo sappiamo, è la plastica, che possiamo trovare nella gran parte degli oggetti che utilizziamo nella quotidianità. Anche la nostra scuola ne è piena: ne sono fatte le bottigliette delle bibite, le buste delle merende confezionate, la maggior parte dei materiali scolastici.

La plastica è stata una grande invenzione degli anni trenta, che ha avuto il suo boom sino agli anni sessanta, ma adesso che abbiamo scoperto l’altra faccia della medaglia, dobbiamo cercare di diminuirne l’utilizzo.

Ma come possiamo noi giovani ridurre la plastica a scuola? Bella domanda.

Proviamo a pensare a quanta plastica consumiamo noi a scuola.
Ipotizziamo che in media in una settimana ognuno di noi compri quattro/cinque merendine, qualche panino di quelli buoni che troviamo di fronte alle macchinette, tre/quattro bottigliette d’acqua. Moltiplichiamo questi “numeri” per tutti gli alunni del Bertolucci, vedremo che il consumo di plastica è pari circa a 75 kg, che equivale al peso medio di un uomo. Vi rendete conto??!

Siamo noi che dobbiamo cercare di cambiare le nostre abitudini e trovare nuove soluzioni. Non è facile, ma se proviamo ci possiamo riuscire.

Portiamoci la merenda da casa, un buon panino pieno di prosciutto chiuso in materiali riciclati, utilizziamo una bella borraccia vivace e non le solite bottigliette, dopo un anno di scuola non ricompriamo tutto il materiale di tecnologia (squadre, righello, cartella o tubo), sono oggetti in plastica e potremmo riutilizzarli per più tempo.
Non faremo bene solo all’ambiente, ma anche al portafoglio dei nostri genitori! Se ognuno di noi porterà a termine piccole azioni come queste, vedrete che avremo una scuola più pulita e Green.

 Beatrice Bolondi 1F

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