In questi giorni ritmati dal ritorno a domande del tipo: “Posso fare jogging? Posso allenarmi per la Maratona di New York? Posso andare in palestra per fare i muscoli alla Schwarzenegger?”, il Governo ha emanato ulteriori disposizioni che limitano, se non addirittura interrompono in alcuni casi, le attività sportive per i bambini ed i ragazzi. Perché, ancora una volta, dobbiamo rimetterci noi? Gli effetti di queste restrizioni hanno determinato, e stanno ancora procurando, danni incalcolabili sulla psicologia e lo sviluppo dei minori, soprattutto i più piccoli, molti dei quali si trovano alla loro prima esperienza di socialità. Siamo in grado ormai, già a partire dai 6 anni, di assimilare queste nuove regole, di adeguarci ed adattarci alla disciplina sportiva rivisitata alla luce dei nuovi ordinamenti.
Noi abbiamo bisogno di praticare sport!
Vietare le discipline sportive, anche quando praticate in completa sicurezza, è una violazione di un diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione che riconosce pienamente che la cultura e le pratiche sportive come strumento di promozione umana e sociale, così come dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata in Italia nel 1991.
Noi abbiamo bisogno di praticare sport! Lo sport è vita, salute, benessere, divertimento, e se non possiamo abbracciare il compagno di squadra per un ottimo tiro, sappiamo comunque trovare un’alternativa per gioire con lui per i risultati.
Facciamo squadra contro il Covid e lasciateci giocare, con tutte le precauzioni!
Simone Euripide
foto di Paolo Gerace dal Corriere della Sera