Nonostante il lockdown e le varie restrizioni, tre medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo sono i risultati dei giovani atleti che hanno segnato la storia sportiva parmense, grazie alla loro perseveranza.
La società FMI Parma Sprint rientra in città, dopo il campionato nazionale Cadetti di atletica leggera (Forlì, 3-4 ottobre), con un grosso bottino e un record storico.
Tra i protagonisti di queste vittorie anche quattro studenti della nostra scuola: Francesca Grisenti di 2S, oro nei 300m, Anna Galli di 1G, oro nei 1200 siepi, Leonardo Trevisan di 1S, argento nei 1200 siepi, e Sara Arrigoni di 2S, bronzo nei 2000m.
Questi ragazzi e i loro compagni non si sono mai arresi e hanno continuato ad allenarsi anche durante il lockdown, da casa. Lì la protagonista è stata l’arte di “sapersi arrangiare”. Infatti ore ed ore di cyclette, esercizi e corse in spazi ridotti li hanno accompagnati negli ultimi mesi, lasciando poi spazio a grandi soddisfazioni!
Francesca Grisenti
“Il titolo nazionale è sempre stato il mio sogno nel cassetto e pensavo rimanesse solo un’utopia anche quest’anno, in particolare per via del Corona Virus. Dopo il Lockdown ho ripreso ad allenarmi quasi tutti i giorni, continuando a migliorare. Lì ho iniziato a pensare che non fosse impossibile realizzare il mio sogno”.
Grazie alla passione e alla voglia di mettersi in gioco, Francesca è riuscita ad aprire quel cassetto, ottenendo il primo posto.
“Durante l’ultima curva eravamo tutte vicine. Io e un’altra ragazza eravamo prime a pari merito, era ancora tutto da decidersi. Nell’ultimo rettilineo si tratta di resistere, stringere i denti e non mollare, nonostante le gambe si facciano più pesanti. Una volta tagliato il traguardo un’ondata di gioia mi ha travolto, rigandomi di lacrime le guance. Davvero emozionante.”
“Dedico la mia vittoria – conclude la ragazza – a tutti coloro che mi hanno aiutato a rendere concreto ciò che fino a poco fa era solo un sogno. Ringrazio quindi la mia famiglia , il mio allenatore Renato Conte e i miei amici più cari, in particolare i miei compagni di allenamento.“
Anna Galli
“Le due giornate di gare sono state veramente un crescendo di emozioni per tutti noi, compresi i nostri allenatori. Non avrei mai immaginato un risultato di squadra come questo. Ci tengo a sottolinearlo perché è forse la cosa che mi ha resa più felice, oltre al mio risultato individuale.”
Queste le parole di Anna, ancora elettrizzata dagli esiti del campionato. La sua perseveranza, necessaria non solo in gara ma soprattutto durante gli allenamenti, è stata fondamentale in un anno particolare come questo.
“Il momento in cui ho capito di potercela fare, lo descriverei con la parola “consapevolezza”. Fino a quel momento la gara era come un’incognita: pensavo solo alla compagna che avevo davanti, a seguirla, a starle dietro. Quando è toccato a me stare in prima posizione sono come riemersa da una apnea e tutto a un tratto mi è piombata addosso la consapevolezza di poter vincere.”
E infatti non si sbagliava. Dopo aver preso coscienza delle sue capacità ha rincorso il podio, aggiudicandosi il titolo nazionale.
“Dedico questa vittoria alla mia allenatrice, con la quale ho un bellissimo rapporto, e ai miei compagni, in particolare a Sara, che è il mio punto di riferimento.”
Leonardo Trevisan
“Pratico atletica da sette anni e, nonostante abbia vinto il titolo di campione regionale a metà settembre, non mi sarei mai aspettato questo risultato ai campionati nazionali.”
Al primo anno di categoria, Leonardo non si dimostra solo all’altezza dei suoi avversari, ma addirittura si guadagna, grazie alla sua costanza, un argento più che meritato.
“Questa vittoria la dedico a mio zio – conclude il ragazzo – che è sempre stato un mio fan. Essendo per lui un momento difficile, spero di avergli fatto trascorrere qualche ora di spensieratezza.”
Così tra emozioni e felicità, non lascia da parte la sensibilità, che lo lega a chi l’ha sempre sostenuto, nonostante tutto.
Sara Arrigoni
“Sapevo che non avrei mai mollato, sapevo che avrei lottato fino all’ultimo, ma non ero sicura di dove potessi arrivare. Vengo da un anno complicato tra Covid e un piccolo infortunio alla caviglia, che mi ha fermata fino a due mesi fa.”
Tuttavia la sua determinazione, insieme alla passione e l’impegno, non l’hanno mai abbandonata. Al contrario, si è sempre rispecchiata in questi valori che l’hanno accompagnata durante l’intera competizione, perché, lei stessa afferma, “non bisogna arrendersi di fronte alle difficoltà, ma bisogna crederci fino in fondo”.
“Questo risultato lo dedico chi mi ha sempre motivata e sostenuta, senza mai smettere di credere in me. Mi riferisco a mio padre, che considero un secondo allenatore, ai miei nonni, che sono i miei più grandi tifosi, a mia mamma, che è venuta a mancare quasi tre anni fa, ma che anche da lassù non smette mai di farmi ritrovare la forza e la determinazione necessarie per andare avanti, e ai miei allenatori, Ilaria e Renato, sempre disponibili e pronti a condividere con noi grandi emozioni come queste.”
Momenti indimenticabili che, nonostante tutti gli ostacoli legati a quest’anno decisamente fuori dal comune, sono racchiusi nelle memorie e negli scaffali dei ragazzi, ma soprattutto nei loro cuori. Nulla è impossibile, se non smetti mai di crederci.
Alessia Naso