Parma-Madrid: ricordi di un marzo leggero e spensierato

14 Marzo 2019, partivamo da Parma con destinazione Madrid.

Parma respirava un’aria leggera, e noi allo stesso modo eravamo spensierati. Avremmo assaporato una città allegra e viva, una città di fiori, di piante, di arte, di festa, di storia..

I giorni seguenti dopo l’arrivo a Madrid abbiamo passeggiato tra le gente, ci siamo divertiti e arricchiti, eravamo liberi in una realtà diversa dalla nostra che al contempo manteneva la stessa “aria leggera” che vivevamo nelle nostre case italiane.

La cultura spagnola così movimentata, così spontanea, così ricca, ci ha offerto momenti di felicità gratuita. Siamo stati travolti da quell’esplosione di sentimenti di affetto e interesse che solo un gruppo di ragazzi in viaggio può provare. Eravamo in connessione continua: stretti in risate, chiacchiere e abbracci. Le nostre idee e i nostre pensieri viaggiavano in un’onda comune, un’onda che travolgeva anche i passanti che ci vedevano camminare e ridere nonostante i chilometri fatti a piedi, nonostante il sole battesse sopra le nostre teste per tutto il giorno.

I ricordi di Madrid 2019 sono ancora nitidi e li conserveremo con delicatezza.

Tornati a Parma abbiamo terminato gli ultimi mesi di scuola, non sapendo che quello sarebbe stato l’ultimo anno scolastico completo che avremmo potuto vivere, e per questo vagavamo in quella spensieratezza che ci aveva caratterizzato.

Poco dopo la fine della scuola si è stagliato nella nostra vita un fulmine a ciel sereno: la perdita di un compagno. La nostra leggerezza si è immediatamente sgretolata e trasformata in lacrime, rabbia, sofferenza. Vuoto.

Nei mesi a seguire abbiamo imparato a farci forza a vicenda, abbiamo capito i nostri limiti, ci siamo rispettati e supportati. Abbiamo conosciuto aspetti dei nostri caratteri che ci hanno avvicinato e che tutt’ora ci tengono insieme.

Fine Febbraio 2020, pandemia mondiale.

Quel 14 Marzo è ormai lontano, e ora noi siamo scollegati, dispersi nelle province di Parma.

Non respiriamo alcuna “aria leggera”, si è fatta difficile la situazione e siamo tutt’altro che spensierati. Le nostre menti brulicano di pensieri e dopo le prime settimane iniziamo a sentire la mancanza del nostro quotidiano calore umano. Ci manca vederci e capirci, ci manca addirittura la scuola. Quella casa che ci accoglie da ormai 5 anni.

Lascia l’amaro in bocca pensare di non poter vivere insieme gli ultimi preziosi attimi del nostro percorso scolastico. Vorremmo incontrarci e recuperare i momenti che abbiamo perso, vorremmo abbracciarci e ricreare quella connessione continua.

Parma non respira più, è soffocata.

Madrid non respira più, tossisce a stento.

L’abbraccio delle due giovani ed allegre culture è impedito.

Non ci resta che sfogliare le innumerevoli foto-ricordo e sprofondare nei sorrisi, con la speranza di poter rivivere quell’onda travolgente con i cuori un po’ più pieni.

Irene Galvani, 5°A

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