Responsabilità individuale: il potere di uno stato democratico

Siamo in un periodo veramente assurdo; siamo in una situazione mai affrontata negli  ultimi anni e sembra davvero di essere in tempo di guerra, anche se “fortunatamente”, se così si può dire, combattiamo contro un nemico comune. A parer mio noi italiani stiamo dando un grande esempio di serietà rispetto ad altre nazioni e ce la stiamo mettendo tutta per uscire da tale situazione.

Ognuno di noi sta tirando e deve tirar fuori la miglior versione di sé stesso per poter sopravvivere e far rinascere lo Stato. Dobbiamo continuare a rispettare le direttive del governo per dimostrare come noi italiani riusciamo a rialzarci dopo ogni momento di difficoltà. Il senso di responsabilità sta quindi nel rimanere in casa non aggravando la situazione; per i medici (o forse é meglio dire, per gli eroi del momento) sta nel salvare la vita delle persone rischiando la propria, mentre per gli imprenditori sta nel tralasciare il lato economico per pensare alla salvaguardia del paese. Io nel mio quotidiano posso chiaramente rimanere nella mia abitazione, svolgendo però al meglio la mia mansione, che è quella di studente; cercando di metterci lo stesso impegno che mettevo a scuola. Oltre questo devo provare in tutti i modi a mantenere il più possibile lo stile di vita che avevo prima di tutto questo, cercando di non poltrire tutto il giorno e rimanere attivo. Solo così posso dimostrare il mio senso di responsabilità; l’inattività totale potrebbe anche dimostrarsi buona in questo momento, ma non saremmo responsabili
verso noi stessi. Siamo noi uomini gli artefici del nostro futuro; sta a noi e alle nostre azioni  sconfiggere questo virus.

Simone Valenti 3T

In questo difficile momento, dominato dalla comparsa di un virus assassino ed invisibile che sta sconvolgendo la nostra esistenza, si sente spesso parlare di senso di responsabilità.
Il presidente Mattarella, durante un suo discorso di qualche giorno fa, ha sottolineato che “il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo”. Spesso ascoltiamo ma non ragioniamo sul vero significato di ciò che stiamo sentendo, così mi chiedo: cosa significa senso di responsabilità? Sul dizionario è definito come l’avere consapevolezza dei propri doveri, comportamenti, gesti e delle loro conseguenze; significa quindi rendersi conto ma anche rendere conto. Una persona responsabile agisce riflettendo, con la consapevolezza che le decisioni che prenderà avranno conseguenze per sè e per gli altri.
Avere il senso di responsabilità è qualcosa in più, significa assumersi personalmente e completamente una responsabilità, agire attivamente per produrre effetti positivi.  In questo periodo avere un senso di responsabilità non significa solamente accettare
passivamente decisioni imposte ma è necessario rispettare le regole facendo in modo che anche coloro che ci circondano le rispettino. Se desideriamo che le cose vadano come vorremmo è indispensabile intervenire. Se il rispetto delle regole avvenisse soltanto da parte mia non si riuscirebbe a produrre effetti positivi collettivi. Se vogliamo aiutare medici ed infermieri che stanno dando tutto loro stessi per gli altri, dobbiamo cercare nel nostro piccolo di fare in modo che sempre meno persone siano in pericolo di contagio e che, quindi, abbiano necessità di un ospedale per le cure. E’ necessario far capire a coloro che infrangono le regole, oggi più che mai, la pericolosità dei loro gesti e, nei casi più estremi, denunciarli per fare in modo che modifichino i loro comportamenti sconvenienti e irrispettosi.
In questo triste momento tutti dovrebbero stare in casa e uscire solo per urgenze o per lavoro ma spesso ciò non accade e si vedono persone in giro per motivi futili. Se non rispettiamo le regole tutti insieme non riusciremo mai a sconfiggere questo mostro…io le rispetto…
Per comprendere meglio il significato di un piccolo gesto riporto il link di un articolo
apparso sul Corriere della Sera che mi ha profondamente colpita…

https://www.corriere.it/cronache/20_aprile_01/coronavirus-lettera-dell-infermiera-ho-fatto-
parlare-mamma-4-figli-poi-lei-morta-2d4fe756-73e5-11ea-b181-d5820c4838fa.shtml

Alice Cattani

 

Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare: il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo. A mio parere, il senso di responsabilità è quella cosa che tutti in questo periodo dovremmo avere: quella cosa che ci fa stare a casa quando ci dicono di starci, che non ci fa andare al lavoro quando ci dicono che che se
possibile va fatto da casa, che non ci fa fare una passeggiata con il cane, che non ci fa uscire con gli amici per non rischiare di prendere o passare loro il virus e che non ci fa andare dai nostri genitori/nonni, che sono le persone più a rischio, perché incontrandoli potremmo farli ammalare.
Il senso di responsabilità è quello che in questo periodo dovrebbe farci seguire le regole perché, senza di questo, non torneremo mai alla normalità. Il senso di responsabilità sta, in primo luogo, per il rispetto delle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia, e ai loro familiari, e a quelle che ogni giorno fronteggiano la malattia con instancabile abnegazione: i medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario, i farmacisti, gli agenti delle Forze dell’ordine, nazionali e locali, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le Forze Armate, la Protezione Civile, il Commissario nominato dal Governo, le imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l’emergenza e gli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti. In secondo luogo, per rispetto di se stessi, della propria famiglia e di tutti gli amici e conoscenti che senza senso di responsabilità rischiano di ammalarsi e di perdere la vita.
A parere mio, il vero senso di responsabilità di questo periodo è anche quello di mettere da parte l’odio, il razzismo, l’omofobia e tutto ciò che divide le popolazioni (cose che non ci dovrebbero essere mai, ma che in questo periodo aggravano maggiormente la situazione) e lasciare spazio all’amore e all’unione con cui possiamo sconfiggere questa pandemia.

Ablondi Nicolò

 

 

 

 

 

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