Qualche giorno fa alla mia amata è sorto un dubbio che ha condiviso con me: “se uno è innamorato di una persona e perde la memoria, come fa a dimenticarsi di esserne innamorato?” Non mi ero mai posto questa domanda, e forse nemmeno tu, quindi fermati un’attimo, inspira, espira, rileggi la domanda e prova a trovare una tua risposta.
Ok, ora posso partire. Prima di tutto forse potresti pensare che il quesito posto in precedenza sia un paradosso, che si contraddica logicamente, ma la cosa che a me risulta assurda è che con un trauma si possano dimenticare allo stesso modo i numeri di telefono e la persona che amiamo, voglio dire, dato che quando si parla di amore, vero amore, non è in gioco solo la componente razionale, mi sembra quindi più complicato riuscire a cancellarne il ricordo proprio perché è una cosa molto più radicata.
Qui si apre un ampio dibattito, che ammetto di non saper affrontare del tutto, ovvero la distinzione tra memoria conscia e memoria inconscia. A parer mio l’amore inteso come energia interiore fa parte della memoria inconscia, mentre l’amore come immagine mentale della/del propria/o amata/o riguarda la memoria conscia.
Quindi nel caso facessi un’orrendo incidente potrei dimenticarmi del mio amore? La risposta è molto semplice: non lo so. Secondo me dipende da quale parte del cervello venisse danneggiata, siccome la memoria conscia è colei che ci forma un identità, un’esperienza ma non siamo ancora in grado di capirne il linguaggio del tutto (anzi secondo me non ci capiamo un bel niente).
Quindi potrebbe capitare che dopo un’incidente perdessimo la memoria conscia, la nostra identità, l’esperienza e di conseguenza la conoscenza della/del nostra/o amata/o… ma magari nel caso la rivedessimo sentiremmo un’attrazione irrazionale, una misteriosa tensione verso di lei, senza ben capirne il motivo… ?! Che cosa fascinosamente inquietante…
Forse potremmo ricavare dei ricordi dalla realtà onirica, la soglia tra il conscio e il subconscio, l’arena dove i due si scontrano, sapendo però che vincerà il subconscio, forse.
E se invece perdessimo la memoria inconscia? Eh eh… Bella domanda… A parer mio è già complicato aver un’idea di cosa possa essere la memoria inconscia. Secondo me, poiché essa è costituita dai ricordi elementari rimossi, dalle emozioni che ci costituiscono da quando eravamo piccoli e anche tutte le nostre passioni che corrompono la realtà, potrebbe forse essere come una sorta di rinascita, non intendo spirituale, ma magari dal punto di vista della coscienza, della consapevolezza, non so… E se pensassimo ai sogni in quest’ultimo caso? Essi, i quali sono proprio l’espressione del nostro inconscio, se dovessimo perdere la memoria inconscia, cosa ci mostrerebbero? Cosa accadrebbe? Je ne sais pas, magari visioni astratte, geometriche, magari ci “torna in mente” una parte della memoria inconscia, però forse no, se il cervello è danneggiato…magari percepiremmo il sogno come un de ja vu… Probabilmente sto dicendo fesserie, non lo escludo, siccome non ho voluto di mia scelta documentarmi più di tanto, ho bensì voluto veder a che conclusione si possa arrivare spremendosi le meningi, evitando la semplice via dell’Internet…tanto alla fine son solo speculazioni. Con questo testo ho voluto provare a stimolare la vostra curiosità e spero di esserci riuscito almeno un po’, quindi, voi che ne pensate?
Riccardo Guareschi
CL 4°E
Marzo 2020
Disegno di Francesca Orlandini