Una mattina di fine maggio camminavo sull’alta via dei monti liguri, dal passo dei Casoni al monte Cornoviglio. Inebriato dal profumo delle ginestre, straripanti sull’intero percorso, avanzavo lento e silenzioso verso oriente. D’improvviso, da un’altura vicina, ecco alzarsi in volo un’aquila. L’aquila delle Apuane – sussurrai. Fece due larghi giri a spirale e fu subito lassù, forse cento metri più in alto. Poi trasvolò la piana di Luni e fu solo un puntolino all’orizzonte, verso le Apuane, zigrinate d’azzurro e d’argento. Che pelle d’oca, allora, ma se ci penso, pure ora.
Prof. Lanzi