Che dire io sono al settimo cielo… perché?
Perché sono ancora qui! Non ci credo che sono in casa mia… sono ancora la Regina di casa…!
Non sto benissimo… ma mi sono detta: “Perché non sistemarmi per le feste?” Un po’ di trucco… un look più colorato e il gioco è fatto! Non voglio elencare le cose del passato… perché spero in un futuro migliore e voglio solo stare più tempo possibile su questa terra… questa vita la amo ASSAI!
Mi godo stasera la mia famiglia che c’è sempre stata. […] Sono la donna più felice del mondo!
Queste le parole di Teresa Calvano, 33enne affetta da Osteosarcoma, nel suo ultimo post su Instagram prima che la sua colorata e debole luce si spegnesse all’inizio del nuovo anno.
Teresa era conosciuta, soprattutto sui social network, per aver trasformato la sua battaglia contro il cancro in un’opportunità per fare del bene: grazie al progetto “(T)urban wave”, da lei ideato, venivano distribuiti dei foulard colorati alle donne ricoverate in reparti oncologici. Questo portava speranza nei cuori e colore sul capo delle donne che ogni giorno dovevano lottare con il male. Il ricavato delle vendite veniva donato all’associazione “Onda d’urto”, che si occupa delle cause dei tumori nelle città.
Trentatré anni e la voglia di vivere di chi sa cosa vuol dire non averne la possibilità… questo spingeva Teresa ad alzarsi ogni mattina con il sorriso e con tanta tanta voglia di aiutare le altre donne, che magari avevano meno forza di lei.
Sono un miracolo scrive il 20 Dicembre dopo aver saputo di poter trascorrere il Natale con la sua famiglia, che era per lei la cosa più importante.
Ora sei lassù a guardarci… mi hai sempre insegnato tanto e fatto capire tante cose. E anche ora che sei un angelo mi stai insegnando tanto! Sei e rimarrai sempre la mia piccola!
Le parole di un’amica di Teresa arrabbiata per l’ingiusta scomparsa dell’amica, portata via da questa malattia che come un uragano distrugge tutto: piani, certezze, cuori… tutto diventa un semplice ricordo, in una vita che non sembra reale, perché piena di sofferenza.
Ora questa farfalla di foulard ha preso il volo… lasciando quaggiù pianti, chemio, TAC e tanti tanti amici. La sua voce non è più qui, ma noi dobbiamo riuscire a portare avanti ciò che lei da tempo urlava al mondo: per fermare tutto questo bisogna finanziare le associazioni di ricerca del cancro. Ferma il cancro, non lasciare che sia lui a fermarti!
Alessia Naso