Siamo sedute al bar della Feltrinelli, in stazione a Firenze, aspettando che esca il numero del binario. Le prof. sono andate a controllare il tabellone, sembrano perplesse: il treno sarà in ritardo?
Ieri siamo arrivate a Firenze per partecipare al Festival del Service Learning , nuova metodologia didattica nella quale l’apprendimento diventa servizio per la comunità locale ed il servizio alla comunità si trasforma in apprendimento. Dopo aver passeggiato per il centro storico e visitato il Duomo, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli, abbiamo raggiunto il Conference Florentia Hotel, sede del festival.
Raggiungere l’hotel in taxi è stato arduo, perché allo stesso luogo corrispondevano due indirizzi differenti, ma alla fine siamo arrivate a destinazione sane e salve!
Al Festival erano dedicate due sale: la prima per gli stand di presentazione dei progetti (tutti molto interessanti!) dove in serata ci siamo impegnate ad allestire la nostra postazione, la seconda già pronta con palco e sedie per l’evento del giorno dopo, durante il quale la nostra iniziativa WELAB – WEMAP, legata allo studio e all’analisi dei nitrati presenti nei corsi d’acqua della nostra Provincia, è stata premiata con una menzione speciale per la miglior proposta ancora in corso di svolgimento. Il progetto prevede: azioni di formazione preparatorie con formazione dei docenti, uscite in campo per il prelievo dei campioni d’acqua su cui effettuare l’analisi dei nitrati, compilazione di un database con i risultati ottenuti, discussione e restituzione dei dati alla cittadinanza.La valenza educativa del progetto è duplice: sensibilizzare gli studenti ai problemi ambientali del proprio territorio ed sviluppare le loro competenze in ambito scientifico.
Tutte le scuole selezionate, dalle elementari alle superiori, presenti alla convention hanno illustrato i loro progetti e, dopo l’intervento di Seth Pollack, un Professore del Service Learning Institute California State University, sono stati “valutati” e commentati. Con l’ausilio di alcune slide, Pollack si è interrogato su cosa si debba intendere per “servizio“, e la risposta che ci ha colpito di più è la citazione di Rachel Naomi Remen: “Quando si offre aiuto, si concepisce la vita come una cosa debole. Quando si cerca di aggiustare, si concepisce la vita come una cosa rotta. Ma, quando si serve, si concepisce la vita come una cosa integra.”
Al termine di questa lunga giornata, attraversando il centro di Firenze eravamo stanche, ma soddisfatte di questa esperienza… e forse cittadine più consapevoli e responsabili.
Silvia & Matilde