Il bilancio di Giulia

17 Agosto 2016… e’ come se fosse ieri, il giorno in cui ho lasciato la mia famiglia alll’aereoporto e mi sono imbattuta, abbastanza incoscientemente, in un’esperienza che sarebbe durata 10 mesi; 10 mesi lontana dalla mia terra d’origine, dalla mia casa.

Tra momenti di crisi e momenti di assoluta gioia, tra amici e famiglia, il tempo e’ volato. Non dico che siano stati i 10 mesi piu’ belli della mia vita, perche’ ovviamente non puo’ essere sempre tutto “rose e fiori”, ma posso di certo affermare che sono stati i piu’ fruttuosi ed interessanti della mia vita.

Non mi sono ancora resa completamente conto della quantita’ di tempo che ho trascorso qui negli USA. Ho realizzato soltanto quando, pochi giorni fa, ho iniziato a preparare un album fotografico da lasciare alla mia famiglia come ricordo quando me ne andro’. Ogni foto ha una sua storia, dalla foto di un prato alla foto di famiglia, e ogni foto mi ha riportato direttamente al momento in cui l’ho scattata. Quante e quali emozioni ho provato durante questi 8 mesi; ho imparato ad analizzare me stessa, a chiedermi sempre il perche’ delle mie azioni, ed ho scoperto nuove emozioni di cui prima non ne ero a conoscenza e non avevo mai provato. Devo essere sincera, mentre osservavo le foto, qualche lacrimuccia e’ scesa.  Le lacrime non devono essere sempre interpretate in senso negativo; significa che ho vissuto un’esperienza che mi ha toccata nel profondo del cuore e che, non soltanto mi sara’ utile tutta la vita grazie alla lingua che ho potuto imparare, ma che  portero’ con me per sempre come ricordo di un’esperienza unica ed irripetibile.  file_000-4

Ho vissuto con una famiglia  a cui non avevo mai parlato prima, ma che, dopo tutto, posso assolutamente considerare come una seconda famiglia, come se fossero veramente i miei genitori e le mie sorelle.  Tutti i luoghi in cui sono stata, e che, ora, sono entrati a fare parte della mia quotidianita’, tutte le persone che ho consociuto, soprattutto i componenti della mia famiglia, e gli amici con cui ho legato di piu, rimarrano sempre una parte di me. Certo non e’ stato facile entrare a fare parte di un mondo che non era a conoscenza della mia esistenza, crearmi dal nulla un nuovo gruppo di amici, specialmente per me che non riesco a legare con le persone molto velocemente, affrontare nuove sfide ogni singolo giorno, porsi degli obbiettivi da raggiungere… ma ne e’ valsa la pena. E’ valsa la pena di aver faticato, di aver raggiunto gli obbiettivi e di essermi sentita orgogliosa di me stessa, di essermi sentita maturate a e piu’ forte. Sono riuscita a crearmi una nuova vita composta da persone fantastiche a cui voglio molto bene, e che, spero, ricambino. Assolutammente la posso considerare una lezione di vita; porsi sempre obbiettivi, faticare, per poi raggiungere la meta piu’ forti di prima.

Molti mi chiedono: “Se potessi tornare indietro, sceglieresti di ripetere questa esperienza?” La mia risposta e’ “Assolutamente! Ripartirei altre mille volte, a patto di ripartire come quando ho lasciato l’Italia, con incoscienza; e’ questo l’elemento che mi ha fatto apprezzare ogni singolo particolare e che mi ha portata a maturare”.

In conclusione pero’ devo ringraziare i miei genitori, quelli veri, quelli italiani, perche’ mi hanno dato la possibilita’ di partire per questo bellissimo viaggio e di vivere un’esperienza indimenticabile.

Giulia Schiaretti

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