Merhaba Giagellona! Questo è il mantra che ha accompagnato le nostre giornate polacche. Grazie al progetto Erasmus+ The New Educations in Promoting Trasversal Skills abbiamo sperimentato la dimensione europea con l’entusiasmo, la creatività e l’amicizia condivisa con i nostri compagni di avventura. Abbiamo davvero aperto nuovi orizzonti, ci siamo messi in gioco con interesse e curiosità, cancellando assurdi stereotipi.
Appena noi, ragazzi di classi diverse del Bertolucci, ci siamo conosciuti, siamo subito entrati in sintonia e abbiamo creato un ottimo legame. Catapultati a Wieliczka, un piccolo ma grazioso paese della Polonia, siamo stati accolti dall’hotel Salin con un pungente odore di zuppa di verdure. Ci troviamo inseriti in grande gruppo di ragazzi provenienti da Romania, Croazia, Turchia con cui abbiamo trascorso la mattinate di attività al Liceum Ogolnokztalcace, salutati con calore ed entusiasmo dai ragazzi polacchi durante la cerimonia di apertura.
La zumba, gli eventi sportivi, i balli e i canti ci hanno permesso di relazionarci con gli altri ragazzi e di conoscere le loro culture. Siamo stati ‘disorientati’ per le vie di Wieliczka da una mappa impossibile da leggere: altro che orienteering! Per le vie della piccola cittadina ci siamo trovati su una collina nella prima periferia con una piccola chiesa, ma, grazie al teamworking, abbiamo trovato la strada dell’hotel.
Approfittando dell’unica giornata di sole della settimana, abbiamo visitato l’accogliente Cracovia, ex capitale dello stato; un insieme di colori, sapori, odori e di avvenimenti storici hanno segnato questa città. Particolarmente significativa la visita al quartiere ebraico, che porta le ferite indelebili della persecuzione; in silenzio siamo entrati nella sinagoga e nel cimitero, con le tombe coperte di pietruzze ed i foglietti, segno di culto e devozione.
Siamo scesi nel cuore della città di Wieliczka che pulsa sotto terra nella miniera di sale: un percorso faticoso tra le scale ed i cunicoli della Salt Mine.
Toccante e particolarmente intensa è stata la visita al campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz. Interessanti laboratori hanno arricchito la nostra consapevolezza della Shoah e ci hanno condotto ad una profonda riflessione sulle cause e le conseguenze di questa tragedia, che ha coinvolto ebrei ma anche dissidenti e persone considerate diverse.
Il liceo di Wieliczka ci ha salutato con una calorosa cerimonia: ci sentiamo uniti dalla stessa sensazione di amicizia e dal desiderio di mantenere quelle simpatiche relazioni, create in una sola settimana che non dimenticheremo
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Chiara Chiussi (2°E), Matilde Alberani (2°C), Giulia Schianchi (1°A), Giulia Campanini (1°D), Pietro Pio Armillotta (1°E), Lorenzo Bertoldi (1°B).