Orticultura e Ortocultura: il pollice verde si impara sui banchi di scuola


Di cosa parliamo quando parliamo di orticultura? E come riavvicinare i più giovani a questo ambito? A questo proposito alcune scuole di Parma si sono alleate: il Bertolucci, il Maria Luigia, il Bocchialini, l’ITIS da Vinci, e le scuole Ferrari ed Corazza, hanno inaugurato un nuovo progetto, finanziato dalla Fondazione Cariparma, chiamato “Orticultura e Ortocultura”, scegliendo come quartier generale proprio il Maria Luigia.img_0913

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Alcuni bambini intenti nel versare l’acqua su un pezzo di terra dentro un cucchiaio

Per i piccoli della quinta elementare del Maria Luigia (classe 2006!) venerdì 17 marzo è stato un giorno davvero speciale: hanno potuto vivere un primissimo approccio al giardinaggio, attraverso l’analisi di un terriccio e la seguente compilazione di una scheda riguardante la consistenza che questo assumeva se lo si bagnava con l’acqua. In questo sono stati aiutati da alcuni ragazzi più grandi della stessa scuola, che si sono seduti con loro e li hanno seguiti, muniti di un po’ di acqua e giornali a mo’ di tovagliette.

Alla domanda “Quanto è stata produttiva l’esperienza di oggi?” molti rispondono timidamente, mentre Alice invece spiega di come ora capirà meglio il lavoro che il nonno fa nell’orto che lei stessa un giorno erediterà; img_2495Nicola è molto entusiasta di poter piantare i pomodori nella sua piccola serra, perché far nascere e crescere qualsiasi forma di essere vivente è un’esperienza unica e ricca di soddisfazione. 

Ed è questo uno dei principali vantaggi di possedere uno spazio in cui veder crescere il proprio piccolo mondo verde: l’appagamento di avere fra le mani qualcosa di solo nostro, che cresce secondo le nostre cure… e che in fondo è come la vita; citando il manuale Bird by Bird di Anne Lamott: “Il giardino è una delle due più grandi metafore della vita […] E impieghi interamente te stesso, perché ti importa, e vedi nascita, crescita, bellezza, pericoli, trionfi. E alla fine tutto muore lo stesso, no? E tu continui comunque a farlo.”

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Giorgia Zantei

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