Tra penna e web: Balestrazzi maestro di giornalismo

Le porte del giornalismo sono ormai spalancate agli studenti di 1^D che ora hanno a disposizione il trucco per incantare, incuriosire e fermare i lettori sul proprio articolo.

No, non é avvenuta una lezione di magia nella classe del Bertolucci, ma una lezione di giornalismo, tenuta dall’ex-giornalista Gabriele Balestrazzi che, ormai in pensione dopo quarant’anni di penne e tastiere, si occupa di un blog, creato e gestito da lui, chiamato ” Il cielo di Parma”, in cui mostra Parma e provincia in tutto il suo splendore. Questa lezione speciale ha coinvolto gli studenti: sciogliendo i dubbi e spiegando le difficoltà di questo mestiere, ha indicato anche come scrivere un articolo ben strutturato.
Per iniziare il discorso Balestrazzi ha proiettato sulla lavagna multimediale il sito dell’ “Ansa” e dei due principali quotidiani per confrontare meglio le diverse modalità di trasmissione delle notizie: fredde e asciutte quelle dell’agenzia di stampa, soggettive e dettagliate quelle del “Corriere” e de “La Repubblica”, arricchite da particolari e approfondimenti che rendono la lettura più interessante e appetitosa.
La differenza tra le fonti di informazione si coglie già dal titolo, fondamentale per catturare l’interesse del lettore: no alla ovvietà e genericità, sì alla curiosità e all’originalità. Difficile, ma stimolante.
“Siamo il tramite tra il fatto e il lettore”; così ha fatto capire ai ragazzi che è fondamentale creare e appagare le attenzioni di chi legge i loro articoli. Bisogna perciò anche cominciare con un inizio brillante, per motivare il lettore a continuare la lettura.
image1 In questo periodo ci sono molteplici “scontri di opinione” tra coloro che sono a favore dei social e del web e chi preferisce giornali, informazioni e libri cartacei: Balestrazzi, dopo tanti anni di carriera come giornalista su quotidiani e tv locali, ha deciso di cimentarsi nell’innovazione, nella velocità della rete, creando un proprio blog dove postare i propri articoli e condividerli sui social.
La “nuova generazione” sceglie il web: è gratuito, è possibile trovare qualunque articolo anche a distanza di tempo e, dal punto di vista del giornalista, maggiormente comodo perché dà la possibilità di modifica immediata, anche dopo la pubblicazione del “pezzo” , cosa impossibile nei giornali cartacei. Inoltre le testate online sono più libere e più stimolanti, basta pensare ai video e alle tante foto messe per documentare meglio le notizie e per attirare ancor di più l’attenzione del pubblico.
“Purtroppo – spiega Balestrazzi – la gente legge le notizie molto rapidamente e non è più abituata a cogliere il vero significato”: spesso vince l’immagine e non il contenuto.
Tutti gli alunni della 1^D sono sembrati interessati ed il parere della maggior parte della classe è stato positivo: “Penso sia stato un incontro molto coinvolgente- spiega uno degli alunni  – che ci ha fatto concentrare maggiormente sul ruolo dei media e su come le notizie possano variare da giornale a giornale”. Forse Balestrazzi è riuscito a smuovere qualcosa dentro ai ragazzi, facendo ragionare qualcuno di loro su un possibile futuro da giornalista.

Giulia Campanini, Alessia Naso, Deni Pregapuca, Alessia Prisinzano

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