“Ci sono coloro che vedono una luce in fondo al tunnel; ci sono invece coloro che interpretano la luce in fondo al tunnel come i fari di un treno che ci investirà; e poi ci sono coloro che, convinti del fatto che non usciremo mai da questo tunnel, hanno imparato ad arredarlo”. Guido Caselli
Il 14 dicembre si è tenuto l’incontro riguardante il progetto Excelsior alla Camera di Commercio di Parma. Il progetto consiste in un sistema informativo per l’occupazione e la formazione, che si traduce in una previsione occupazionale in rapporto ai fabbisogni professionali del 2016. L’incontro ha visto l’intervento di tre esperti in ambito economico, tra cui Isabella Benecchi e Guido Caselli.
I dati emersi dalle indagini condotte (tutti consultabili online http://excelsior.unioncamere.net www.pr.camcom.it ) sono incoraggianti: il saldo occupazionale torna positivo dopo quattro anni di negatività, cioè le assunzioni sono aumentate ed i licenziamenti/pensionamenti sono diminuiti; notevole è l’incremento delle nomine nelle imprese che investono in export e innovazione. Tuttavia ci sono anche aspetti che possono non essere molto promettenti per chi, dopo il Liceo, ha intenzione di conseguire una Laurea: è calata, nel corso del 2016, l’assunzione di laureati; si preferisce un diploma o una qualifica professionale. Inoltre la domanda di giovani (fino ai 29 anni) è ancora debole.
Interessante è inoltre la “torta” della distribuzione delle assunzioni per tipo di laurea nel 2016: il 25,5% ha conseguito una Laurea in Economia, il 24,5% possiede invece una Laurea in Ingegneria; le altre facoltà presentano percentuali non significative in confronto alle due precedenti. Sorge spontanea una domanda, di fronte a questi dati, a chi in questo periodo deve iniziare a pensare cosa fare dopo il Liceo: conviene studiare una facoltà che mi interessa o una facoltà che mi assicuri un’assunzione post-laurea?
L’intervento più esplosivo è stato però quello di Guido Caselli che, con grande capacità espressiva, ha avuto maggiore presa sul giovane pubblico. Con la precisione di un economista, l’esperto ha disegnato un quadro generale dell’economia italiana presente e futura non troppo promettente. “La Crisi economica del 2008”, dice, “si è tramutata in una crisi più generale, una crisi di valori”. Il motivo di ciò è da ricercare nel modello di sviluppo: un modello che necessita di essere cambiato, poiché ormai privo di senso.
Ma con la determinazione di un motivatore, egli ha saputo argomentare la tesi secondo cui per costruire un nuovo futuro stabile sia necessario realizzare un connubio tra ambizione personale e visione collettiva, tra ruolo e missione dell’ individuo; ma soprattutto è necessario aggiornare il sistema di valori di riferimento. “Il paradigma valoriale odierno ha spostato il suo asse centrale dal possesso all’accesso: la cosiddetta sharing economy fonda la sua strapotenza sulla possibilità di utilizzare un bene senza doverlo necessariamente acquistare”. E’ così che una fase difficile come quella attuale, della quale molti non riescono a vedere la fine, può in realtà offrire moltissime opportunità per chi dimostra di avere delle competenze, soprattutto in ambito relazionale.
Quello di oggi è, insomma, un tunnel che, se arredato a dovere, non risulta poi così spiacevole.
Lara Piemontese