Un modo per liberarsi la testa, una passione, il manifestarsi delle proprie qualità: questo vuol dire disegnare per Gianmarco Zambernardi alunno della classe 3A. L’inizio di una passione è sempre una scoperta e per il nostro coetaneo l’avventura è cominciata quando era ancora alle medie, dove, attraverso nuove tecniche artistiche, ha dato un primo schizzo alla sua ardente inclinazione. Ma è alle scuole superiori che questa ha iniziato a prendere veramente forma, anche grazie alla proposta lanciata dal suo professore di arte, Paolo Lanzi: schizzare a propria scelta su uno sketchbook. Lo abbiamo sfogliato: i suoi disegni sono tanti, ciascuno con una storia diversa, il fascino però del suo primo disegno lo colpisce tuttora tanto da affermare essere il suo disegno preferito, un personaggio del videogioco “Assassin’s Creed”.
Ma qual è il momento più propizio in cui le Muse bussano alla sua porta? Decisamente non durante il periodo scolastico: troppi impegni e troppo stress. Ma quando in estate sfoglia una rivista e trova il disegno che
immaginava, la magia ha inizio.
“Guardando al futuro mi potrei vedere mentre cammino verso la facoltà d’ingegneria magari facendo dei disegni tecnici usando l’AutoCAD “, afferma. Quanti di noi hanno un sogno nel cassetto che però rimarrà sempre celato lì dentro?
Per sentirsi veramente realizzati nella vita bisogna fare delle proprie passioni una realtà e cercare la chiave che possa aprire il cassetto.Chissà, magari per Gianmarco questa chiave non viene forgiata con il metallo ma disegnata con una matita.
S
alva
Sara Giordani, Anna Nadotti, Gloria Oppici