L’assenza, più acuta presenza del “nostro” Poeta colma due dolci serate di maggio, organizzate per ricordare e far conoscere la figura del grande autore, cui è stato intitolato il nostro liceo. L’iniziativa, organizzata dalle docenti Lucetta Dodi e Barbara Spotti, prevede anche un concorso letterario, riservato agli studenti del triennio conclusivo degli istituti superiori della provincia di Parma, ed un concorso di composizione musicale, aperto a tutti i licei musicali della penisola, ad eccezione del Liceo Bertolucci.
“Qui era tempo di fermarsi,
una terra per viverci, cavalli
e uomini, a lungo…”
Questi i versi del poeta a cui gli studenti si dovranno ispirare per la loro creazione. Una creazione sicuramente difficile ed impegnativa, dato lo spessore del messaggio che il poeta voleva trasmettere.
Nel corso della presentazione, svoltasi lunedì 1°febbraio, si è sottolineata la ricchezza della cultura locale ed il ricordo di una linea poetica importante, per quanto minoritaria, nel Novecento; la presidentessa del Comitato Pro Casarola, Marta Simonazzi, parente di Attilio, ha apprezzato la riscoperta di un poeta poco valorizzato, finalizzata a “renderlo nostro e imparare ad amare le sue poesie”. Scopo di questo progetto, come ha sottolineato l’architetto Cagozzi, è anche quello di valorizzare il territorio degli Appennini, purtroppo in via di spopolamento. Un paesaggio così amato da Bertolucci e così ricco di natura da essere fonte di ispirazione della maggior parte delle sue poesie :
”Volevamo risalire alle sorgenti del Cinghio
il giorno era d’aprile ventoso e celeste
folate ci portavano via sbiancando i salici bassi
già dietro di noi perduti perduta la casa”
(Verso le sorgenti del Cinghio, 1993)