Ispirazioni poetiche in 2E

AVREI

 

Avrei voluto non provare questo dolore, 

vivere una vita vuota di emozioni

vuota di dolore. 

Come una lama ardente la mia quiete 

viene tagliata, lacerata, distrutta; 

e ho il terrore che niente tornerà più come prima. 

 

Avrei voluto non essere la sola foglia arancione

in mezzo a mille foglie verdi, durante l’esordio dell’autunno; 

ora rinchiudersi nella solitudine sembra l’unica opzione:

forse per la paura, forse per l’impotenza. 

 

Avrei voluto la sincerità di un’amico: 

un vento Zefiro che soffiasse tutto via,

che mi facesse dimenticare, 

per sostituire il pianto con il riso. 

 

Avrei voluto perdermi negli occhi di qualcuno

nel suo passato, nel suo futuro; 

far svanire ogni tensione in una carezza, in un bacio. 

 

Eppure a volte mi chiedo, 

se smetterò mai di essere un ripiego.

Vivo giorno per giorno, 

aspettando che questo dolore assopisca.         

                                                                                            Gaia Ippoliti  

 

SOLITUDINE

 

Silenzio nella stanza vuota,

un’ombra di solitudine, 

lenti vagano i pensieri,

un abbraccio di calma.

 

Un timido raggio di luce,

nel silenzio del cuore.

Tra echi e ricordi svaniti,

la solitudine diventa melodia.

                                                                                                              Francesco De Martino

 

SUSSURRO NELLA NEBBIA

 

Turbine imperioso,

spinge la fragile vela,

ai più grandi successi

ai più grandi dolori

 

Raggi argentei

ci portano per mano

sempre presenti

ci sussurrano da lontano

 

Faro inestinguibile

rompe l’insidiosa nebbia,

che avvolge e stravolge,

prima di soffocare

 

In questa pressa universale

madre singola

ci unisce e rafforza

Amore.    

                                                                                                                                  Marco Cerati

 

DOLORE

 Dolore, un fiume in piena che scava,
Sotto il peso dell’acqua, la terra si piega,
Ogni pietra che cede è un segno di vita,
Un cammino che prepara la primavera infinita.

 Le acque che vanno via lasciano seme,
Tra le cicatrici germoglia una nuova speranza,
Così il dolore, con la sua forza silenziosa,
Diventa giardino di una bellezza misteriosa

                             Leonardo Pizzigallo 

IL SILENZIO DELLA SOLITUDINE

La solitudine arriva piano, 

un silenzio che fa strano,

lieve, come un’ombra nascosta,

tra sogni che si perdono nei pensieri.

 

Nel cuore cresce un abisso profondo, 

un’eco che si espande nel mondo. 

Le ombre si fanno compagne,

 le gioie fuggono, lontane

 

Nel silenzio 

una voce sussurra, 

dolce ma decisa

esorta a reagire

per non sparire.                    

                                                                                                                                   Matteo Sartori

Amicizia

 

L’amicizia, tessuto di luce e di silenzi,

Ogni sofferenza dissolve, ogni angoscia svanisce,

È il rifugio dell’anima, un abbraccio di calma,

Nel suo nome si fondono cuore e anima.

 

La mano che ti solleva in salita,

rende leggero il percorso.

Un amico, un tesoro senza tempo,

un legame che resiste ad ogni età.                                                                    Diego Gabelli

                                                                         

TRA GIORNO E NOTTE

 

Mi sento come il sole all’alba, 

pronta a irradiare il mondo 

con la luce e i colori che porto dentro,

ma imprigionata nelle nuvole.

A salvarmi è stato uno sguardo fraterno,

un sorriso amico arrivato con il suo calore,

avvolgendomi al momento giusto.

 

La luce porta ombra,

questa oscurità mi segue 

come presenza viva;

è priva del cuore 

e dell’anima, 

ma il suo sguardo 

è penetrato nel mio, 

risvegliando angosce e afflizioni,

recenti e passate.

 

Questo fantasma, 

mi segue ovunque,

o sono io che seguo lui?

 

Sta tendendo il filo rosso 

comune a tutte le impolverate

lesioni del passato  

e agli sconvolgimenti più recenti;

la sagoma mi ha ingannata, 

illudendomi di potercela fare,

purtroppo mi sono fidata,

ma ora quel filo rosso si stringe 

come un cappio attorno al collo. 

 

Ma quando il sole scompare,

mi ritrovo dispersa nell’oscurità,

stella sola tra mille.

Provo a “stare al passo”, 

ma il mio bagliore 

vacilla; ho smarrito la via.

Temo di estinguermi 

con il ritorno del sole,

quell’amore incoltivabile.

Nonostante il cielo 

sia trapunto di stelle,

non ho mai sofferto così tanto

il mancato senso di appartenenza

a questo oceano colmo di diamanti.

 Anna Giubellini

Connessioni 

La solitudine è una bolla
in cui ci si rinchiude o si viene rinchiusi,
da qui è possibile osservare il mondo
consapevoli di esserne esclusi.

 

L’amicizia è una coperta
calda, accogliente e confortevole,
scudo efficace anche contro i mostri peggiori,
è il luogo migliore dove potersi rifugiare.

Elena Magnanini

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