Veleni alla moda: le sigarette elettroniche

Un tempo, i bambini si fermavano davanti alle vetrine dei tabaccai, affascinati dai pacchetti colorati delle caramelle e dai giocattoli luccicanti che sembravano promettere un mondo di divertimento. Oggi, gli adolescenti sono attratti da un’illusione simile: le sigarette elettroniche, con le loro luci, forme accattivanti e una vasta gamma di aromi. Come quei bambini ammaliati da ciò che sembrava innocente e allettante, i giovani di oggi si avvicinano alle e-cigarettes senza considerare le insidie nascoste dietro l’apparenza. Quella luce colorata e gli infiniti gusti tra cui scegliere mascherano i rischi di dipendenza e i danni alla salute, contribuendo a farle percepire come prodotti meno pericolosi rispetto alle sigarette tradizionali: ingannano la percezione di chi, sedotto dalla novità, non si ferma a riflettere sui pericoli reali. In Italia infatti l’83,6% degli 11-13enni e il 59,8% dei 14-17enni fa uso della sigaretta elettronica e ogni  mese sono venduti dai 2 ai 4 milioni di questi dispositivi. 

 In una recente ricerca dell’American Heart Association, pubblicata sulla rivista Circulation, gli studiosi hanno esaminato le evidenze di effetti acuti e cronici sul sistema cardiopolmonare legati al loro uso. Pur rimarcando il bisogno di studi più approfonditi e lunghi, gli esperti hanno sottolineato che tutti i componenti della e-cig, dalle sostanze contenute nei liquidi ai metalli rilasciati con il riscaldamento dell’atomizzatore, sono associati a potenziali rischi per la salute respiratoria e cardiovascolare. Irritazione, infiammazione delle vie aeree, respiro corto, alterazioni della funzione epiteliale, sensazione di costrizione toracica, bronchiti, aumento della pressione e del battito cardiaco  sono solo alcuni dei numerosi effetti collaterali. Ci sono indizi, raccolti da osservazioni su un ampio campione di individui, che l’uso delle sigarette elettroniche possa aumentare anche il rischio di scompenso cardiaco di circa il 20 per cento e come se tutto questo non bastasse rilasciano sostanze cancerogene, come formaldeide, cromo e nichel.

Alla luce delle evidenze che arrivano dalla letteratura scientifica e del rischio di consumo e dipendenza, soprattutto tra i più giovani, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) considera le sigarette elettroniche senza dubbio dannose per la salute, e ha recentemente lanciato un appello all’azione perché i governi prendano misure urgenti per scoraggiarne l’utilizzo e ridurre i danni.  Infatti a favorirne l’utilizzo è anche una percezione distorta sulla loro nocività: un fumatore su tre pensa che questi prodotti siano meno dannosi delle sigarette tradizionali e questa opinione è  condivisa da circa il 38 per cento della popolazione generale.

Un’altra ragione per cui questo fenomeno è così diffuso è che sono ancora poche le ricerche scientifiche sugli effetti nocivi e il tempo per quanto sono state sul mercato è ancora troppo breve per raggiungere risultati affidabili. In ogni caso i limitati dati raccolti finora non sono rassicuranti, considerando oltre 100 pubblicazioni dal 2008 al 2018, una revisione ha concluso che non sono presenti  prove di una riduzione del rischio né per il cancro né per le malattie cardiovascolari rispetto alle sigarette tradizionali. Invece i risultati di un recente studio, pubblicati sulla rivista “Toxicology Reports”, hanno mostrato che in esperimenti di laboratorio c’è un’associazione tra l’esposizione al fumo di questi prodotti e un aumento del rischio di trasformazione tumorale. Tuttavia per giungere a risultati più conclusivi sono necessari studi su campioni più ampi, con osservazione degli effetti per un tempo prolungato. In genere lo sviluppo di un cancro richiede qualche decennio da quando si è iniziato a fumare, e questi prodotti sono stati inseriti nel mercato ancora troppo di recente.

Ogni volta che vedo un mio coetaneo svapare, mi chiedo se davvero sappia cosa contiene il liquido che sta aspirando e cosa stia introducendo nei suoi polmoni; sembra che pochi si fermino a riflettere su cosa stiano realmente facendo al proprio corpo. La maggior parte non ha idea dei rischi per la salute che stanno correndo: dipendenza da nicotina, danni al sistema respiratorio e cardiovascolare, e la possibilità di sviluppare problemi anche gravi in futuro. Le sigarette elettroniche non sono solo un “giocattolo” innocente, ma un veleno travestito da moda.

Quello che mi lascia ancor più perplessa è il fatto che tanti siano disposti a danneggiare la propria salute pur di sentirsi parte di un gruppo, per sembrare più grandi e sfuggire al controllo dei genitori o essere accettati dalla società. Ma se davvero essa funzionasse così, saremmo condannati, perchè significherebbe che siamo tutti controllati dalla paura di non essere approvati, senza mai fermarci a riflettere su cosa sia giusto per noi, per la nostra salute e per il nostro futuro. Perché non possiamo avere il coraggio di essere noi stessi, di pensare con la nostra testa invece di seguire ciecamente la massa, come pecore senza meta?

 Mi sembra assurdo che oggi la gente pensi che la propria identità e il proprio valore dipendano dal fatto di fare ciò che fanno gli altri. Dobbiamo smettere di seguire il branco e cominciare a fare scelte consapevoli. Come dice sempre mia madre: “Se un tuo amico si buttasse da un ponte, tu lo seguiresti?” Questa frase è un buon modo per farci ragionare.

Alla fine, spetta a noi scegliere: è più importante pensare al nostro futuro e a noi stessi o cercare di adattarci a qualcosa che, nel lungo termine, potrebbe farci solo del male?  La nostra vita è nelle nostre mani, e dobbiamo imparare a prenderci cura di essa, bilanciando le cose con saggezza. 

Immagina di camminare lungo una strada: ogni passo che facciamo ci porta verso un destino diverso. Se scegliamo la strada che sembra più facile, quella che tutti gli altri stanno percorrendo, senza fermarci a pensare dove ci condurrà, potremmo ritrovarci in un posto che non avremmo mai voluto raggiungere. Ogni decisione ha delle conseguenze, e se oggi scegliamo di prenderci cura di noi, domani avremo l’opportunità di godere di una vita più sana e felice.

Capisco che al giorno d’oggi sia difficile non cedere alla pressione sociale, ci sono tanti stereotipi che ci fanno sentire diversi se non seguiamo le stesse tendenze o se non facciamo ciò che fanno gli altri. Ma la domanda, che secondo me, tutti dovremmo porci è: ne vale davvero la pena?

G.S (Anonimo)

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Pediatri e Associazioni dei pazienti scrivono a Schillaci: sigarette elettroniche rischiose per la salute dei ragazzi, serve regolamentazione.

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