The Giver_Club del libro

Per il mese di ottobre, dedicato al tema distopico, il vostro club  preferito  ha scelto di leggere The Giver, un romanzo per ragazzi scritto da Lois Lowry.

La storia è ambientata in una società del futuro in cui la possibilità di scegliere, non esiste: ogni famiglia è ben organizzata e tenuta sotto controllo costante. Il mondo è diviso in piccoli villaggi, chiamati comunità da cui non è permesso uscire. Le regole sono dettate dal Consiglio degli Anziani e gli abitanti che si rifiutano di seguirle vengono cacciati dalla comunità immediatamente.
Questa struttura sociale è stata imposta dopo la cosiddetta “Rovina dell’umanità”, che ha portato all’ abolizione di guerre, malattie e dolore, ma anche dai sentimenti positivi come l’amore. Il Consiglio decise quindi di cancellare anche tutti i ricordi legati a questi sentimenti, per evitare che chiunque ne avesse anche solo la minima reminiscenza.
In questa società non esistono compleanni, l’età è divisa in categorie e ogni anno sì svolge una cerimonia per celebrare il compimento di età di ogni cittadino della comunità, ma solo fino ai dodici anni.
Ogni cittadino, al compimento di ogni anno di età, riceve nuovi permessi, per esempio poter andare in bici, ma al momento della celebrazione dei nuovi dodicenni, i cittadini ricevono l’incarico a cui sono destinati e per tutta la vita faranno solo quello all’interno della società.
Jonas, il protagonista, viene scelto come Portatore di Ricordi, un ruolo unico e cruciale nella comunità: il suo compito è quello di ricevere i ricordi dal Donatore, l’unico individuo che conserva le memorie del passato. Jonas conoscerà allora le emozioni, la musica, i colori, ma dovrà anche sentire molto dolore scoprendo guerra, solitudine e abbandono.
Dopo aver scoperto quello che la vita vera riserva e che gli è sempre stato nascosto, Jonas decide che è il momento di agire per permettere alla sua famiglia e ai suoi amici tutto ciò che si stanno perdendo.

La storia si distingue per l’attenzione ai dettagli, in particolare nella descrizione del controllo delle autorità e della vita quotidiana dei personaggi.
Questo romanzo consente ai lettori, grazie al linguaggio semplice e la trama scorrevole e coinvolgente, di riflettere sull’ odierna, a tratti crudele, società, sui valori della libertà e della memoria.
Il messaggio principale è di dimostrare come una vita senza dolore e senza gioia, piena di ignoranza, sia vuota e priva di significato; rivelando quanto sia fondamentale la nostra umanità e libertà di scelta, anche se ciò comporta affrontare situazioni complesse.
Nonostante abbia ottenuto una valutazione di due stelle e mezzo, consigliamo questo libro a chi è interessato a fare queste riflessioni e incuriosito alla lettura di un libro con una storia particolare e non scontata.

Stefania Vitagliano 2H

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