Il jazz nasce negli U.S.A. all’inizio del XX secolo come canto di lavoro degli schiavi africani: è caratterizzato da movenze ritmate legate alla musica africana, ma espresse in lingua inglese. La caratteristica principale del jazz è l’improvvisazione: per questo i jazzisti possono essere considerati sia esecutori che autori dei brani che suonano.
Il jazz si sviluppò a livello pubblico, soprattutto tra il 1915 e il 1940, diventando la musica da ballo dominante tra gli anni Venti e Trenta: questo è il periodo in cui i brani delle big band si trovavano regolarmente ai primi posti delle classifiche nazionali. Ciò fino alla fine degli anni Quaranta, quando un nuovo stile fece il suo debutto: il bebop. Dagli anni Cinquanta in poi le sperimentazioni portano alla nascita di cool jazz, free jazz e genere fusion.
Il musicista che meglio incarnò il jazz fu Luis Armstrong: Armstrong nacque a New Orleans il 4 agosto 1901 e grazie all’esperienza sui battelli fluviali, riuscì a sviluppare e maturare le sue abilità musicali. A vent’anni fu tra i primi musicisti jazz ad eseguire assoli di tromba, i quali erano caratterizzati dalla sua personalità ed il suo stile.
Oltre a Luis Armstrong ci sono molti altri jazzisti che hanno fatto la storia di questo stile musicale, come ad esempio Miles Davis, John Coltrane, Charlie Parker.
A seguito ecco alcuni tra gli album jazz più amati e ricordati.
Sonny Rollins – Saxophone Colossus (1957)
John Coltrane – Blue Train (1957)
Miles Davis – Kind of Blue (1959)
Billie Holiday – Lady in satin (1958)
Charles Mingus – Mingus Ah Um (1959)
The Dave Brubeck Quartet – Time Out (1959)
Ornette Coleman – Free Jazz (1961)
John Coltrane – A Love Supreme (1965)
Charlie Parker – Bird: the complete Charlie Parker on Verve (1990)
Duke Ellington – Never No Lament: The Blanton-Webster Band (2003)
(foto: JP Jazz Archive/Redferns via Getty images)
Davide De Prezzo 1F
Foto utilizzata da Wikipedia