SARDEGNA: mare e murales

La prima cosa a cui tutti pensano una volta sentito il nome ‘Sardegna’ è sicuramente il mare cristallino e le spiagge mozzafiato, ma non è tutto qui. Passeggiando per i paesi della Sardegna si noteranno dei murales, realizzati da artisti locali e non, che rappresentano com’è e com’era la vita anni fa, oppure stereotipi della società messi in arte.

Sarà comune, infatti, vedere sui muri esterni delle case le immagini di donne anziane che chiacchierano con le amiche o che si affacciano dai  balconi a guardare la strada e cosa succede attorno, asini che trasportano dei sacchi o dei signori che fumano la pipa seduti su una panchina, frasi di elogio alla propria terra oppure di protesta. Questi dipinti sono estremamente definiti, creati con tale accuratezza da sembrare reali a chi ci passa davanti di sfuggita; io li ho visti parecchie volte e ogni volta mi sorprendo di quanto siano speciali, perché permettono  di fare un passo indietro nel passato e di immaginarti i discorsi di quelle persone e le scene da cui sono state prese le immagini.

Questi murales rappresentano appieno la tradizione sarda che viene tramandata di generazione in generazione, mantenendola, così, tutt’oggi in vita.  Ogni singolo paesino ha, inoltre, uno stendardo con il suo nome ricamato e ha le proprie ricorrenze, caratterizzate da grandi feste per le vie del paese con stand di dolci, piatti tipici e vestiti classici di colori accesi come rosso e giallo.

Con questi abiti persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, ballano il classico ballo sardo, che si svolge a coppie e in gruppi accompagnati dalla musica della chitarra e fisarmonica.

Un’altra cosa caratteristica della Sardegna mantenuta intatta ancora oggi è il suo dialetto. Classificata come lingua sarda,  parlata in tutta la regione anche dai più piccoli, questa lingua è ancora diffusa grazie alla lontananza dalla penisola ed è un vero e proprio mix di lingue, dall’Italiano al Catalano, che porta nella parlata dei suoi abitanti l’intera storia della regione.

Vedere come si mantengano intatti la tradizione e il dialetto,  come tutta la popolazione partecipi con entusiasmo alle feste locali è qualcosa che ti scalda il cuore e ti chiedi come mai non sia dappertutto così e per quale lontano motivo piano piano molti luoghi stiano perdendo le proprie tradizioni uniformandosi agli altri.

Jasmine Manca, 3F

Foto di Jasmine Manca

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