A mio parere, Manzoni…

Alessandro Manzoni è uno degli autori più conosciuti dagli studenti: la mia professoressa di italiano, ci ha assegnato come compito, il commento di una frase del celebre romanzo ‘I promessi sposi’: “Certo, il cuore, chi gli dà retta, ha sempre qualcosa da dire su quello che sarà. Ma che sa il cuore? Appena un poco di quello che è già accaduto”. Dopo qualche ricerca su internet ho trovato un articolo di un ex studente di cinque anni fa, Niccolò Napolitano, che aveva fatto lo stesso compito, così ho deciso di confrontare i due testi.

L’ottavo capitolo de ‘I Promessi Sposi’ è conosciuto come la notte degli imbrogli: in questa parte del romanzo Manzoni racconta come Renzo e Lucia vogliano, con un sotterfugio, farsi sposare da Don Abbondio. Nel mentre, i Bravi, mandati da Don Rodrigo, si dirigono alla casa di Agnese per rapire Lucia; ovviamente nessuno dei due piani va a buon fine, così i nostri promessi sposi si ritrovano obbligati a prendere strade diverse per scappare da Pescarenico. Fra Cristoforo, quando arriva il momento dei saluti, dice: <<il cuor mi dice che ci rivedremo presto>> e successivamente Manzoni commenta le parole del frate, scrivendo:<<Certo, il cuore, chi gli dà retta, ha sempre qualcosa da dire su quello che sarà. Ma che sa il cuore? Appena un poco di quello che è già accaduto>>.

In questa parte finale del capitolo, l’autore fa dire a uno dei suoi personaggi parole nelle quali lui non crede e successivamente le smentisce: Manzoni fa desiderare a Fra Cristoforo che il tempo di lontananza tra Renzo e Lucia sia poco, ma ovviamente lui sa che non sarà così. Facendogli dire “il cuor mi dice”, riflette sulla consapevolezza che può avere il cuore, un semplice organo che non può far altro che dare a due umili persone la speranza di potersi rivedere al più presto.

Niccolò, l’ex studente, nelle riflessioni personali scrive: “secondo la mia interpretazione, ciò significa che in tutte le decisioni e in tutte le aspettative sul futuro, il cuore (ovvero il fattore sentimentale) interviene sempre. Ma poi l’autore aggiunge: “Ma che sa il cuore? Appena poco di quello che è già accaduto“. A mio parere, Manzoni pensava che l’emozione e il pensiero basato sul sentimento tenessero in poco conto, o ignorassero completamente, i fatti accaduti, fino a negare la realtà.”

Io, invece, ho una visione diversa. <<Ma che sa il cuore?>>: questa è la vera domanda che tutti ci poniamo. Com’è possibile che ci affidiamo al cuore quando ci affezioniamo a una persona? Nessuno sa come può finire un’amicizia, nemmeno il cuore, ma quando ci leghiamo a qualcuno non possiamo fare a meno di credere che ogni battito appartenga a coloro che amiamo. Per questo credo che il cuore vada sempre ascoltato, perché ci fa stare meglio, ci aiuta a vedere il mondo con una lente che illumina tutto ciò che da soli non vediamo.

<Il cuor mi dice che ci rivedremo presto>> e anche se non dovessimo rivederci, è stato bello pensare di poter avere ancora qualche istante con te.

Anche se la pensiamo diversamente, non posso che essere d’accordo sul commento finale del mio ex collega: “Il cuore mi dice che ci rivedremo presto”, dice il nostro Fra Cristoforo; si rivedranno dopo due anni e trenta capitoli”!

Chiara Boschi 2E

Foto di Federico Notari

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