Topo di fogna

L’ateismo è la trappola
e io sono il topo, masochista
topo maledetto
che ripudia il perbenismo borghese
Ratto nauseato dal fetore
della fogna natale
stomacato dalla melma
così conforme in ogni scolo
Reo di coscienza
rinnegato dagli stolti
reietto tra i grigi filistei
Esule d’indole
relegato, per scelta, nel sottosuolo
distante dai biechi sguardi dei simili
ripugnati dal pelo volgare
Manto nato canuto
imbrattato di mota, torba e catrame
Terso, sverginato dal pantano del volgo
infetto, corrotto e sleale
Vana contemplo la ruota dei ratti
che gira e rigira superba
Invano mi cerca, saccente
invano mi crede dispersa
Ma nata di manto canuto
so quale scelta mi spetta
non ho padroni
non lodo menzogne né tradizioni
Non ti appartengo popolo grigio
Io non ti credo, tu non mi credi
Mi ha rubato speranza
la tua fetida fogna
sogni, ideali, chiari pensieri
Lasciami ora morire senza rimpianti
a cuor leggero
L’ateismo è la trappola e io sono il topo
perché io nei topi non credo

 

Testo e foto di Martina Alberici 5E // scirxppo
Esperimento poetico di ispirazione decadente.

 

Può interessarti...