Conoscete il minuscolo Teatro del Tempo, incastonato come un piccolo gioiello tra i palazzi della Parma Vecchia? Bisogna cercare con attenzione per trovarlo! Si entra nel cancello di un palazzo, da qui in un cortile su cui si affacciano palazzi di ringhiera, una piccola porta rossa e verde.
La nota attrice di teatro Franca Tragni ha messo in scena ancora una volta, con grinta e passione, un personaggio che ha inventato più di 30 anni fa: Tecla, un personaggio che si è evoluto nel tempo, seguendo le fasi della sua vita e dei suoi stati d’animo.
Con la messa in scena di questo spettacolo, l’attrice vuole presentarci temi delicati quali abusi, rapporti incrinati con la famiglia e gli amici, la solitudine. Vuole dare la parola a una donna “semplice”, spesso maltrattata dalla vita, ma che non smette di dire la sua, di prendersi le sue rivincite, di raccontarci la sua visione delle cose: buffa, surreale, piena di energia.
Ciò che più mi ha sorpreso è stato il quasi inquietante alternarsi di momenti di grande comicità e autoironia a momenti tragici e pregni di una fortissima valenza emotiva. Grande commozione nel finale per l’attrice e per tutto il pubblico.
Al termine dello spettacolo, abbiamo potuto conoscere e complimentarci con Franca per il suo grande talento. Un grazie anche a chi ama e tiene vivo il piccolo Teatro del Tempo, la prof.ssa Simonetta Sorba, che ci ha addirittura riservato i posti in prima fila. Seguite la programmazione del Teatro del Tempo e provate anche voi la bellezza di questo minuscolo teatro.
“La storia di Tecla, Teatro del Tempo-Parma”
Giorgia Gelati 5E