Temporale

un Mississipi
due Mississipi
tre Mississipi
quattro Mississipi
cinque Mississipi
sei missis-
– che fai?
– conto
– cosa conti?
– i Mississipi
– e dove sono tutti questi Mississipi?
– volevi dire “quando” sono, o al massimo “ogni quanto”, si, posso concederti anche ogni quanto sono
– no, non credo di seguirti
– lo senti il temporale?
– si, lo sento il temporale
– e cosa senti del temporale?
– la pioggia
– e poi?
– le auto che corrono sull’asfalto bagnato
– e poi?
– i passi delle persone, che calpestano le pozze delle strade
– e poi?
– i lamenti dei randagi
– e poi?
– i movimenti repentini di chi cerca un riparo
– tutto qui?
– no, certo che no. ci sono mille rumori nascosti sotto il tremolio della pioggia, non so a quale di quei mille vuoi farmi arrivare
– i tuoni
– i tuoni?
– si, i tuoni. niente di più semplice
– va bene, i tuoni
– prima che arrivassi, li ascoltavo
– non stavi contando i Mississipi?
– sì sì, contavo i Mississipi
– e cosa centrano i tuoni con i Mississipi?
– centrano centrano
– e come?
– contavo quanti Mississipi passano tra un fulmine e un tuono. se di volta in volta i Mississipi aumentano vuol dire che il temporale si allontana
– e il nostro temporale?
– il nostro?
– sì, quello che ci sta bagnando fradici
– ah, questo. si beh non lo so
– non lo sai?
– eh no. mi hai interrotto mentre contavo i primi Mississipi
– ah scusa. se vuoi ricominciamo insieme
– va bene, al prossimo fulmine iniziamo
– va bene
– …
– …
– eccolo, vai
un Mississipi
due Mississipi
tre Mississipi
quattro Mississipi
cinque Mississipi
sei Mississipi

 

Testo e foto di Martina Alberici 5E // scirxppo

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