Sono una delle tante prede di novembre
ho corso tanto per scappare
È tutta un’estate che sento il suo freddo fiato sul collo
che fingo che agosto non sarebbe finito mai
che canto di notte per le strade
e ballo sui tetti delle case
senza parvenza di timore o di preoccupazioni
Ma sentivo novembre alle calcagna dal primo giorno di sole
dalla prima ciliegia
dal primo bagno nel mare
Perché, novembre, mi fai questo? Cosa ti ho fatto di male?
Perché non mi hai concesso un giorno in più? Un’ora, un minuto in più di pace?
Mi sono assopita, lo giuro, un solo secondo
sotto il dolce calore di giugno
e il tempo si è perso nel vento senza aspettarmi
Novembre non aspetta nessuno
Non concede seconde occasioni
E la sua prima pioggia si mimetizza sul tuo volto
perché ti coglie impreparato
L’acqua di novembre ti corrode
come coprendo le lumache con il sale
non mi fanno paura tante cose
ma i temporali di novembre sì
Martina Alberici 5E // scirxppo