A te che (non) mi piaci

Prima che tu possa dire qualsiasi cosa (o meglio, che io immagini quel che tu possa avere da dire), ci tengo a precisare un paio di cose. La prima è che non ho alcuna intenzione di offenderti: dirò molte cose carine sul tuo conto e quelle che ti sembreranno negative altro non saranno che mere constatazioni.

In qualsiasi caso, ciò che mi solleva è che non immagini nemmeno che io possa amarti: non esiste nessuna questione aperta tra di noi, solo una bella amicizia che per te non nasconde nient’altro e per me è una fonte costante di dubbi.

Detto ciò, scriverò solo e unicamente ciò che di più cinico il mio cervello possa produrre, senza quasi mai usare mezzi termini, ma senza cattiveria; da questo puoi dedurre la seconda premessa, ovvero il fatto che questa lettera non ti arriverà mai e probabilmente sarà bruciata ancor prima che io possa ricordarmene il contenuto. La verità è che non ho bisogno di scriverti una lettera, né tantomeno voglio che tu la legga per farti capire ciò che penso di te; sarai un personaggio immaginario che ispira il mio sfogo, nulla di più.

Non lo saprai mai, bella cara mia, ma la situazione per me non è assolutamente facile; anzi, ti posso giurare che è davvero difficilissimo amare una persona così bru…talmente interessante, ma che fisicamente non ti attrae in nessun modo. È come vivere in un limbo tra gioventù e razionalità: una mi dice che dovrei evitare di provarci con te, l’altra che dovrei buttarmi. In tutto questo tempo ho concluso che l’unica soluzione è buttarmi… da un ponte.

Penso sia questo il motivo per cui non ti ho fatto capire nulla: se sapessi qual è l’unica cosa che mi trattiene dall’abbandonarmi ciecamente a te sarebbe brutto triste, molto triste. Ho deciso di tenere tutta quanta la sofferenza per me, perché per quanto io possa lamentarmi la verità è che ti voglio bene. Anzi, probabilmente ti amo e basta.

Con te ho capito veramente cosa si prova quando una persona prende tutto di te (a parte gli occhi, mio malgrado): ti ritrovo in ogni gesto quotidiano, in ogni pagina di un libro o di un giornale, in ogni canzone che passa alla radio; ogni volta che faccio, vedo, sento o dico qualcosa penso a come sarebbe se ci fossi tu con me e mi rispondo sempre nello stesso modo: bellissimo fantastico.

Ogni tanto penso che l’aspetto fisico di una persona possa essere completamente ignorato: è la solita retorica del contenitore e del contenuto, che penso chiunque abbia sentito almeno una volta nella vita. Se ci credessi davvero non avrei nemmeno l’ombra di un dubbio, verrei a parlarti e a confessare tutto ciò che penso come se fossi bella…mente fiducioso in una tua risposta positiva. Il vero problema è che, purtroppo, sono in parte schiavo dei miei gusti estetici e mi perdo ciò che davvero importa; userei uno scomodissimo jukebox solo perché mi attrae, e non comprerei il più comodo dei quaderni se non avesse i gattini teneri sulla copertina.

Ma poi, chi mi credo di essere? Probabilmente se leggessi quel che scrivo ti metteresti a ridere; io, il sosia storto di Carlitos Tevez, talmente insulso che non mi guarderebbe nemmeno l’occhio di un ciclone, che mi permetto di dire che TU non mi piaci? Sarebbe come un bue che dà del cornuto a un asino un altro bue con le corna un po’ più corte; avrei ragione, ma prima di esprimere un parere dovrei guardarmi allo specchio. Chissà, forse sono un po’ troppo presuntuoso per farlo; sta di fatto che se fossimo bovini sarebbe tutto perfetto.

In tutto ciò, spero tu abbia notato che non ho mai usato parole come “brutto, bello” e i corrispettivi femminili, ed è perché davvero credo che bellezza e bruttezza siano soggettive; tu non piacerai a me, ma magari ad altri sì. Pensa, se piacessi solo allo 0.000001% del mondo sarebbero comunque 8000 persone, e chissà che tra queste tu non possa trovare il tuo bell’ caro asinello senza corna (lascia perdere la metafora, è una cosa mia).

E poi, detto sinceramente, è quasi impossibile che a trovarti attraente possa essere solo un milionesimo delle persone presenti sulla faccia della Terra: hai un sacco di valori aggiunti! Insomma, hai gli occhi nelle orbite, un naso in mezzo alla faccia, un corpo umano, addirittura tutte le parti di questo corpo umano nel posto giusto; non è scontato eh, ho sentito di un uomo che aveva il pene su un braccio.

Chiaramente ho iniziato a scrivere per uscire dal dubbio, ma sono finito a girarci solamente intorno. Quel che importa, ora, è che io ti comunichi la mia decisione: ho deciso che tutto rimarrà così tra noi, che tu non saprai mai che mi piaci e che io soffrirò fin quando non farò pace con questo pensiero. Ti posso assicurare che questa situazione è brutta almeno quanto te…ndere il braccio destro verso l’alto il 25 Aprile, ma per il tuo bene mi tocca starci. La vera soluzione a tutto questo sarebbe credere nelle fiabe; sappiamo tutti che chi parte sconfitto finisce vincitore, chi è emarginato mostra a tutti il suo vero valore e che c’è sempre un lieto fine. Tu vali tantissimo, credimi, però vorrei chiederti un piccolo favore: se ti tirassi su dal tuo stagno, ti prendessi in mano e ti dessi un bacio, saresti così gentile da trasformarti, se non in una principessa, almeno in un principe?

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