Ma chi lo dice che siamo liberi?! – ( La libertà per la 4E)

Libertà è non sentire bisogno di scappare; non a caso ritengo che se fossi libera certamente non sarei qui. Oscillo tra il dover pensare di possedere la libertà e tra la piena consapevolezza che la libertà non riuscirò mai a possederla; ma libertà è un concetto troppo vasto, che credo vada categorizzato in due grandi tipologie: libertà finita e libertà infinita. Se per finita si può intendere la libertà scritta, da mettere tra virgolette, quel diritto umano che, nonostante la definizione, non a tutti gli umani viene davvero riconosciuto, per infinita si può intendere la più vera e più pura forma di libertà concepibile, quella che ti rendi conto di non avere solo se in pieno possesso della libertà finita. Le fedeltà invisibili che si instaurano con le persone, le relazioni di sangue e le catene sociali, sono tutti ostacoli che si interpongono dal momento in cui nasciamo tra noi e la libertà. (Martina Alberici)

Per me la libertà è basata sulla possibilità di scelta, in funzione del proprio pensiero e delle proprie  esigenze
incondizionate; chi non può scegliere nella propria vita, purtroppo non è libero; senza questa possibilità non c’è nemmeno creatività, positività ed entusiasmo, così non c’è vita, almeno intesa nella sua pienezza. ( Emanuele Bonoretti)

 

Secondo me si pensa tanto al concetto di libertà come poter fare ciò che si vuole: che sia giusto o sbagliato non importa, l’importante è poter agire senza regole. Libertà a parer mio vuol dire poter decidere di agire e pensare senza limitazioni oppure con delle regole a cui si accetta di essere sottoposti.

In questo ultimo periodo ho riflettuto molto sulla parola libertà poiché a causa della quarantena mi sono sentita meno libera del solito, ma sono giunta alla conclusione che in linea di massima posso considerarmi una persona libera: sì, la legge, la scuola o più semplicemente i miei genitori mi impongono delle regole a cui però io decido di sottostare, rimanendo comunque libera di poter pensare e agire secondo ciò che i miei principi mi mostrano come giusto o sbagliato. (Greta Cattani )

 

Esiste libertà? Nel senso più puro di libertà, essa non può esistere perché siamo limitati dalle altre persone. Il nostro libero agire termina nel momento in cui interferisce con il libero agire di qualunque altro. Siamo limitati dalla nostra coscienza: ciò che ci eleva ci tiene ancorati. Libertà è la possibilità di fare e pensare secondo la propria volontà è ciò implicherebbe l’assenza di ogni tipo di ostacolo. Siccome questa definizione non trova riscontro nel nostro mondo, abbiamo adottato un’altra versione, di possibile utilizzo: è il caso della libertà di espressione e di pensiero. In questa concezione di libertà, si può fare e pensare tutto ciò che non infrange la Costituzione e non danneggia l’altro ed è un compromesso accettato dai più. (Marianna Massari )

 

Tutti facciamo migliaia di scelte a partire dal momento in cui ci svegliamo fino a quando ci addormentiamo, se alzarci dal letto o meno, fare colazione, se lavarci. Il fatto che molto probabilmente tutte le persone nella nostra stessa condizione prenderanno queste decisioni non esclude la possibilità che un giorno qualcuno si svegli e prenda un treno di notte, scomparendo dalla vita degli altri. Tutti abbiamo sempre, anche nella condizione più estrema e disperata, una libertà garantita, un diritto quasi inespugnabile: scegliere di vivere o meno. Suona davvero male, ma l’unica decisione che, ovviamente in condizioni normali (non sto cercando di fare un trattato sull’eutanasia), non ci può essere sottratta, è quella di morire. Da questo punto di vista siamo tutti liberi. (Elena Sofia Petroni )

 

Aria fresca in viso, restare svegli per guardare l’alba, un tuffo in un mare trasparente, un viaggio inaspettato con gli amici, un sabato sera con i propri compagni di vita, sapore di libertà.  La libertà è una sensazione momentanea, che dura solo pochi attimi e che quando si raggiunge provoca una gioia istantanea. Essa è soggettiva, non è la stessa per tutti poiché non corrisponde al “non avere nessuno che ci dia ordini” ma al sentirsi a proprio agio e felici. (Federica Sala)

 

Qualcuno può sentirsi libero semplicemente facendo una corsa in un prato, eppure c’è qualcuno che pur avendo “tutto” può non sentirsi libero. Quindi, siamo davvero liberi ? (Maria Rosaria Chiappetta)

 

 

Esercizio liberamente ispirato alla lettura del canto XVI del Purgatorio in cui Dante incontra Marco Lombardo e gli pone la fatidica domanda: perchè esiste il male nel mondo? Di chi è la colpa? Dell’uomo? Del destino? La risposta è un inno alla libertà umana, da sostenere e nutrire con una corretta educazione.

 

“Frate, lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui.

Voi che vivete ogne cagion recate
pur suso al cielo, pur come se tutto
movesse seco di necessitate.

Se così fosse, in voi fora distrutto
libero arbitrio, e non fora giustizia
per ben letizia, e per male aver lutto.

Lo cielo i vostri movimenti inizia;
non dico tutti, ma, posto ch’i’ ’l dica,
lume v’è dato a bene e a malizia,

e libero voler; che, se fatica
ne le prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.

A maggior forza e a miglior natura
liberi soggiacete; e quella cria
la mente in voi, che ’l ciel non ha in sua cura.

Però, se ’l mondo presente disvia,
in voi è la cagione, in voi si cheggia;
e io te ne sarò or vera spia.

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