11 Settembre – 12 Dicembre.
La mostra su Mirò realizzata dalla fondazione Magnani-Rocca di Traversetolo raccoglie più di 50 opere originali dell’autore spagnolo.
Mirò (Barcellona 1893 – Palma di Maiorca 1983) dipinge ispirandosi alle forme della natura, ma anche alla musica; per un periodo compone inoltre poesie di stile surrealista, seguendo meccanismi simili a quelli da lui stesso adottati in pittura.
“Egli aspirava chiaramente al divino e musica e poesia erano le sue fonti di ispirazione. Talvolta le parole compaiono anche nei quadri, costituendo la loro chiave di lettura; un rapporto fra pittura-musica-poesia che ben si accorda con gli interessi e la sensibilità di Luigi Magnani, fondatore della Magnani-Rocca” precisa Stefano Roffi direttore scientifico della fondazione.
a sinistra Personnage, oiseau dans la nuit II 1972; a destra 3 cheveux dans la nuit II 1972
Dai quadri surrealisti ai pitto-oggetti passando per le stampe da lui decorate, la mostra rivela l’essenza di un artista che si è impegnato nel criticare un’arte precisa e perfezionista come quella degli anni precedenti il ‘900.
esempio di stampe da lui decorate
Mirò sviluppò uno stile surrealista sempre più marcato che entra in un mondo fantastico sgravato da ogni stilema espressivo. Il surrealismo di Mirò si contrappone quindi a quello degli altri artisti per lo scarso uso di immagini e accostamenti bizzarri.
Il mondo di Mirò è un mondo fatto di personaggi fragili; personaggi come ballerine, donne, uomini, bambini e animali sono trasfigurati come in sogni dove insieme al sole, alle stelle e alla luna fanno parte di un’unica poesia.
a sinistra Personnage et oiseaux devant le soleil a destra Personnage devant la lune
È proprio questa poesia e la caratteristica musicalità delle opere che sono sintomo delle pennellate che danzano secondo un ritmo ben preciso in ogni opera.
Il surrealismo sarà spesso teatro di scontri ideologici a causa delle forti inclinazioni estetiche degli elaborati: Mirò stesso dichiarerà di volersene allontanare nel 1929 pur sempre lasciando un’arte intrisa di tocchi irrealistici e di critica con originalità e personalità.
La mostra è un vero e proprio viaggio, insomma, alla scoperta di una visione del mondo che ai più potrebbe sembrare strana ed incomprensibile, all’interno “del colore dei sogni di Mirò, perchè questa è la trama della sua arte”.
in copertina: Personnage dans un paysage près du village J. Mirò 1965
di Pietro Palmia Delsoldato 3F
(tutte le foto sono di Pietro Palmia Delsoldato © Fondazione Magnani-Rocca)