La scuola è iniziata da qualche settimana e già mi manca.
Non fraintendetemi, non scalpito di certo per fare compiti o studiare ogni pomeriggio, ma le risate dei miei amici, gli scherzi, i progetti, gli insegnanti; tutto questo già mi manca. Mi mancherà addirittura il pensiero che, passando per il cortile o per i corridoi possano ridere di me, di come mi vesto o di come mi pettino. Mi mancheranno i cambi d’ora, le macchinette che si “mangiano” i soldi, il red point e quest’anno in particolare la redazione magazine.
Siamo cresciuti, siamo diventati più numerosi e finalmente posso essere tranquillo sapendo che lascerò la redazione in mani sicure, in mano a ragazzi e ragazze che con la passione, l’impegno e la dedizione che mettono nei loro lavori, possono gestire come una squadra questo “giornalino” scolastico (che non è più tanto “ino”).
Spero vivamente che dopo il nostro addio, i corridoi rimangano “vivi”, colmi di energia, allegria e risate.
Ogni giorno che passa comprendo sempre di più le parole che i miei genitori mi dicevano ogni volta che mi lamentavo della scuola: “goditela perché poi quando finirà, ti mancherà”.
Beh la scuola non è finita – ancora – ma già mi manca.
Mi manca girare per la scuola, fare le foto ignorantissime con gli amici e le amiche nello sgabuzzino, mi manca timbrare il badge 10 volte solo per fare avanti e indietro dalla classe chiaccherando con i miei compagni.
Mi mancano addirittura i 6- (che tra l’altro mette solo la prof. Borelli).
Le risate con i professori, quelle sincere, quelle che ti fanno capire che non bisogna temere la scuola ma farsela amica sempre trattando tutti con rispetto, senza sentirsi superiori, nemmeno in quinta… soprattutto in quinta.
Ragazzi, so che (come me prima di voi) non capirete ciò che sto per dirvi ma fidatevi se vi dico di godervi la scuola.
Godetevi tutti i suoi aspetti, dai più belli ai più brutti.
Godetevi gli interventi intelligenti e quelli un po’ meno, godetevi i piccoli momenti di gloria, godetevi i bei e i brutti voti, godetevi ogni singolo giorno, ogni singolo attimo e fatelo in compagnia, di amici, di insegnanti e del personale scolastico, perché non bisogna dimenticarsi dei migliori amici degli studenti: i “bidelli”.
Le chiacchiere nei cambi d’ora che ti sollevano il morale, i loro consigli, le loro battute, i loro favori…non dimenticatevi di nessuno perché a scuola tutto è importante.
Adesso che è il mio ultimo anno posso finalmente dire grazie.
Grazie.
Capuano Gabriele 5B