Letture “sostenibili”: ‘Il totem del lupo’ di Jiang Rong

Trama:

Cina, anni ’60. Durante la Rivoluzione culturale, alcuni studenti di Pechino figli di dissidenti vengono mandati nella Mongolia interna tra i pastori nomadi per essere “educati al lavoro”. Questo mondo, completamente nuovo per i giovani, affascina soprattutto Chen Zhen che desidera avvicinarsi sempre di più al totem dei pastori, quello del lupo.

La guida di Chen, nella Mongolia Interna, è l’anziano pastore Bileg, che gli spiega quanto siano importanti i lupi per mantenere l’equilibrio nella prateria. Queste spiegazioni unite alla sua curiosità lo portano a depredare una tana di lupo e ad allevare un cucciolo. I pastori non prendono bene la notizia e in almeno una occasione cercano di uccidere il cucciolo perché lo ritengono la causa di alcuni attacchi da parte dei lupi al bestiame. Nemmeno il vecchio Bileg è d’accordo con la decisione, perché questo è un affronto terribile al suo totem, al suo Dio, in quanto ‘non si cattura un Dio per farne uno schiavo’.

Ma allevare un lupo non è la cosa più semplice del mondo e Chen se ne renderà presto conto: più lupetto cresce e più si mostra il suo lato selvatico. E qui spetta a voi scoprire come va a finire.

Da questo libro è stato anche tratto un film di Jean-Jacques Annaud, regista di “Sette anni nel Tibet” e “Il nome della rosa”, intitolato “L’ultimo lupo” e uscito nei cinema nel 2015.

 

Considerazioni personali:

Ho letto “Il totem del lupo” da relativamente poco, ma rappresenta lo stesso uno dei libri-cardine della mia adolescenza. L’ho scoperto grazie a un video su YouTube e la mia curiosità per la copertina unita alla mia passione sfrenata per gli animali mi avevano spinto a comprarlo, e non me ne pento per niente.

In questo libro non si parla solo di animali, ma anche del delicato equilibrio della prateria. Penso che da questo libro scaturisca un messaggio lampante: quello di proteggere tutte le specie di animali perché ognuna è fondamentale per garantire l’equilibrio sempre più precario della Natura.

Questo libro è uno dei miei preferiti e lo consiglio a tutti coloro che vogliono aprire un ulteriore spiraglio sul mondo, su quello che è stato e che potrebbe accadere.

 

Elisa Ziggiotto 3A

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